Gli evangelici all'attacco dell'educazione nelle scuole


Il pastore evangelico Luigi Carollo continua ad offrire la sua falsa testimonianza finalizzata all'istigazione alla discriminazione. Infatti è palesemente falso il suo asserire che il ddl Zan avrebbe impedito di poter parlare di papà e mamme, come molto opinabile è il suo sostenere che punire chi delinque per motivi d'odio sarebbe stato "liberticida". Se cos'ì fosse, dovremmo arrabbiarci anche con chi contrasta la pedofilia perché i poveri preti pedofili potrebbero non sentirsi "liberi" di compiere stupori minorili.

Eppure, in quella sua ossessione omofoba che lo porta ad attaccare i diritti dei cittadini lgbt con cadenza pressoché quotidiana, l'evangelico scrive:



Non contento, il pastore dichiara anche che a lui non sta bene che ai figli degli altri possa essere garantita una sana educazione. Citando i soliti slogan di Provita Onlus, si lancia nel sostenere che avere una madre e un padre sia la soluzione ad ogni male. Peccato che la quasi totalità dei responsabili di femminicidio avessero un padre e una madre, ma ciò non è bastato a scongiurare il crimine:



Sempre andando dietro alle organizzazioni forzanoviste, il pastore chiarisce di temere che l'educazione possa migliorare la vita alle persone lgbt. E lui, pur di far loro del male, chiede che le cose restino come oggi e che si continuino a contare le donne uccise dai loro fidanzati.

Premesso che lui rivendica il suo presunto "diritto" alla discriminazione perché ritiene "liberticida" le aggravanti dettate dai motivi d'odio, il pastore dice ai suoi proseliti che lui li invita a votare i partiti che promettono di limitare le libertà personali, imporre il loro volere ai malati terminali e incitare la discriminazioni dei gay:



I termini scelti sono a dir poco surreali. Se è verosimile che lui si possa fieramente reputare un anti-gay contrario al diritto all'esistenza di interi gruppi sociali, che cosa dovrebbe essere quel fantomatico "pro-morte" di cui parla? Chi è per l'aborto non è per la morte, ma per il diritto di scelta delle donne. Chi è per l'eutanasia non è per la morte, ma per il diritto di scelta dei malati. Negare le argomentazioni altrui per cercare di darsi ragione è un atto odioso: dica piuttosto che lui vuole vietare il diritto di scelta agli. E magari lo dica senza strillare che il contrasto alla discriminazione sarebbe "liberticida" compie reati penali contro gli altri.

Un altro tema andrebbe discusso. Se Carollo pensa che i suoi figli siano una sua proprietà e che lui debba poterli indottrinare a tutto ciò che vuole, sarà lui a rispondere in prima persona di ciò che faranno in futuro? Perché se vuole che lo stato neghi pari opportunità educative ai propri giovani perché una minoranza evangelica vuole corrompere all'omofobia la propria prole, a quel punto il genitore che ha sottratto il figlio ad una sana educazione dovrebbe essere anche responsabile di ciò che i figli faranno. Altrimenti sarebbe comodo dire che lui vuole piena libertà educativa ma non vuole assumersene la responsabilità.
E ci dica Carollo, davvero lui pensa che un padre che picchia la moglie davanti ai figli dovrebbe avere la responsabilità di insegnare il rispetto delle donne ai suoi figli perché lui non vuole che lo faccia la scuola? Oppure la lui non fra niente di quei bambini perché a lui importa solo di crescere i suoi figli con convinzioni omofobe e contrarie al pensiero della società?


Update 25/11. A giudicare dagli scomposti insulti che l'evangelico ha aizzaro contro chi difende l'educazione, l'impressione è che a questa gente vada bene sacrificare vite umane:







Ma secondo loro, gente che usa l'insulto e l'offesa come strumento di aggressione dovrebbe essere lasciata libera di educare i propri figli senza alcun supporto? Oppure è proprio perché loro si sentono in difetto che hanno paura di chi potrebbe migliorare il mondo e sottrarlo al degrado etico e morale che la loro ideologia pare rappresentare?
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