Le inaccettabili accuse di "terrorismo" mosse da FdI alle donne


Il senatore Lucio Malan non parla delle donne manganellate dalla polizia, preferendo sostenere che il semplice fatto che siano state rivendicate le contestazioni all'organizzazione forzanovista Provita Onlus andrebbe ritenuto "atto terroristico".



Ovviamente Malan pretende che si prenda per buona la versione di Jacopo Coghe, il quale sostiene che dei fumogeni sarebbero "tentativo di incendio" o che un portacandele vada ritenuto "ordigno esplosivo". Peccato che tale ricostruzione sia poco credibile e a tratti letteralmente patetica.
Grave è anche il fatto che Malan attribuisca falsità ad un testo che pare non aver compreso, arrivando a gravissime accuse di "terrorismo" finalizzate a diffamate chi difende le donne dagli attacchi di Coghe.

A proposito, il fantomatico "ordigno" citato da Malan sarebbe questo:



Intanto il partito di Giorgia Meloni si dichiara dalla parte del sessismo e dell'omofobia di Jacopo Coghe, sostenendo l'illegittimità del diritto di critica alla sua ideologia:



Non dissero lo stesso quando il padre del cassiere di Provita Onlus guidò l'assalto alla Cigl, creando molti più danni rispetto a due scritte sul muro:



In quel caso dissero di non capire la matrice, qui hanno già tratto tutte le conclusioni ed emesso condanne senza processo:



Provita Onlus è stata fondata da Fiore e sin dal primo giorno vede suo figlio nel direttivo.
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