L'insopportabile prepotenza del pastore modenese che insulte le donne trans invitate a pranzo da Papa Francesco


Il pastore evangelico Luigi Carollo è ormai noioso nei suoi continui e violenti attacchi alle persone lgbt. Senza chiarire con quale diritto pretenda che le altre confessioni religiose diffamino Dio solo perché lui lo teorizza come un'entità malvagia ed omofoba che simpatizzerebbe per il generale Vannacci, oggi dice che lui accetta che Papa Francesco possa incontrare persone transessuali solo se le considererà sbagliate.



Se è probabile che a Papa Francesco importerà ben poco di quello che pensa Carollo, insopportabile è l'arroganza di un pastore evangelico che ha la pretesa di negare il diritto alla fede a chi è vittima della sua persecuzione.

L'ira dell'evangelico scaturisce dall'invito papale al pranzo organizzato per la giornata dei poveri che è stato rivolto ad gruppo di donne trans che costrette a prostituirsi a causa del pregiudizio subito. Ovviamente le "unioni" citate da Carollo non c'entrano assolutamente nulla, ma sinceramente lascia del tutto basiti che il pastore inveisca contro chi ci pare già subito a sufficienza quell'odio omofobico di cui lui si fa promotore.
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