Radio Spada pubblica un libro di incitamento all'odio omofobico a cura di Silvana De Mari e del professor Martino Mora


Gli estremisti di Radio Spada hanno pubblicato un libro in cui Silvana De Mari e il professor Martino Mora tentano di sostenere che il cristianesimo sia una religione d'odio e che debba spingere gli intolleranti ad odiare ciecamente chiunque non sia eterosessuale.
L'obbrobrio si intitola "Contro natura. Dottrina cattolica, retta ragione, diritto naturale e arte medica contro la sodomia" ed è a firma di un professore che viene stipendiato dal governo Meloni e a cui le destre affidano l'educazione di minorenni. alla stesura del manuale di incitamento all'omofobia avrebbero contribuito anche Corrado Ruini e l'avvocato Giovanni Formicola.

L'editore, più volte elogiato dal leghista Lorenzo Fontana per i loro attacchi alla comunità lgbt, sostiene che quella schifezza sarebbe «un libro fondamentale per riassumere tutte le argomentazioni da utilizzare, ad ogni livello di dibattito e di apologetica, contro l’ideologia LGBT o contro qualsiasi tentativo di giustificare i comportamenti omosex». E dunque precisano fin da subito che il loro è un attacco diretto all'omosessualità, ovviamente basato su un abuso della religione quale lasciapassare ad ogni più perversa forma di discriminazione.

La situazione peggiora nella scheda del libro, dove Silvana de Mari pare intenzionata a proclamarsi superiore al pari di come i nazisti si dichiaravano "ariani". E così, sostiene che gli animali possano essere omosessuali ma che ciò non debba far accettare l'omosessualità come naturale perché a lei non piace e dunque lei vuole sia ritenuta non accettabile:

La sodomia è contro la natura umana, evidentemente diversa da quella del bisonte o del tricheco. All’ordine complessivo della creazione non ripugna che in nature animali inferiori abbiano luogo atti di questo tipo, anche solo a scopo di dilettazione, o simulati a fine sociale e di definizione delle gerarchie, una volta espletate, da almeno una parte degli esemplari, le funzioni essenziali connesse alla vita. Questa idea confusa e priva di distinzioni finirebbe, tra l’altro, col far ammettere la legittimità per l’uomo anche del cannibalismo, dello stupro, dell’incesto o della rapina in quanto presenti «in natura» e praticati abitualmente da molte specie.
Per gli animali si possono ammettere comportamenti non accettabili per l’uomo, la cui natura è ragionevole e comprende la libertà. Si tratta insomma di un argomento boomerang: affermare la bontà «naturale» della sodomia nell’uomo ricorrendo all’esempio di altri esseri, significa non cogliere che la ragione è parte della natura umana. L’uomo, dotato di libertà, può decidere di violare il proprio fine con atti che non sono conformi alla propria natura, senza che questa cessi di richiedere un comportamento coerente con essa.

Non è chiaro perché l'essere dotati di libertà dovrebbe imporre di andare contro la propria natura per fare felici gli omofobi. Sarebbe come mangiare sterco di vacca per far contenti i coprofagi.

Il volume contiene titoli molto eslicativi riguardo alle loro finalità, come quello intitolato "Dio condanna la sodomia" di Corrado Ruini o quello dal titolo "Sodomia, odio del corpo" a cura di di Silvana De Mari. Il docente del Liceo Bottoni di Milano si è invece dedicato alla stesura del capitolo intitolato "Rivoluzione omoerotica" che precede quello intitolato "Le parole di Santi e Papi contro la pratica omoerotica".
1 commento