È normale che gli influencer di destra incitino a delinquere a danno della Ferragni?


Matteo Brandi è un signore che conquistato gli schermi di ByoBlu e ha fondato un suo partito no-vax grazie al suo proporsi come l'influencer di destra che odiava gay e migranti. E se sul caso della Ferragni ognuno ha diritto di avere le opinione che vuole, meno lecito è che il signor Brandi usi i social di Elon Musk per incitare i suoi neri seguaci a commettere quelli che parrebbero veri e proprio reati penali:



Qui non c'è alcuna presunta "libertà di opinione". Incitare le persone a "perculare senza pietà" qualcuno solo perché la loro Giorgia Maloni ha invitato a fare la guerra agli influencer che partecipavano alle feste del partito di Berlusconi significa invitare a diffamare qualcuno. E la diffamazione è reato.
Se verrà denunciato, speriamo che almeno questa volta eviti di piagnucolare che qualcuno vorrebbe negare il suo diritto di parole, perché "perculare senza pietà" non è esprimere lecite critiche. E forse ciò spiega perché lui sta con la Lega nel sostenere che sia inaccettabile che si chieda a Elon Musk di rispettare le regole europee in merito al contrato alla pedopornografia, ai discorsi d'odio e alla pubblicazione di materiale e ai contenuti illegali:



Ovviamente il signor Brandi, come si confà ad ogni maschio di destra, dichiarava di credere fermamente alla fantomatica "ideologia gender" inventata da quel loro prete indagato per abusi sessuali sui novizi:

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