La destra ci distrae con i panettoni mentre imbavaglia la stampa


Il pastore evangelico Luigi Carollo usa i vezzeggiativi per denigrare le donne, mostrando sintomi di maschilismo che spiegherebbero la sua ira contro chi vuole combattere il patriarcato. E chissà perché lo fa così ridere pensare che gli imprenditori di destra che ricoprono incarichi pubblici usino l'immunità:



Ma in fondo Carollo non fa che ripetere ossessivamente tutto che la destra gli dice di dire. E dato che il governo della Santanchè ha ordinato di fare la guerra ai privati cittadini che non ricoprono incarichi pubblici (forse intenzionati a distrarre i loro elettori dai politici di destra che non pagano stipendi, evadono, rubano quadri e fanno peculato), anche Pillon partecipa con soddisfazione all'attacco squadrista:



Ci dica Pillon, dei 60 milioni che la Lega ha rubato agi italiani, quanti sono andati un beneficuenza? Sarà che lui freme dal desiderio di scagliare la prima pietra, ma qui esagera.

Il leghista Giorgio La Porta chiarisce che il lor attacco su basa sul sostenere che quella Ferragli che partecipava alle feste del Popolo delle Libertà sarebbe "amica della sinistra" e vada sfruttata per attaccare persone estranee ai fatti:



Certo, fosse stata amica delle destre, probabilmente sarebbe ministra come la Santanchè.
Intanto, mentre ci distraggono con i pandir, la destra ha approvato col favore delle tenebre una legge he ci vieterà di essere informati su arresti e atti giudiziari.

Ma di qello non troviamo traccia sui giornali di destra, che a suon di insulti aiutano Giorgia Meloni nel suo attacco alla Ferragni:



Non come la Montaruli che è passata dalla vondanna definitiva per peculato alla vigilanza Rai, peraltro senza essersi mai scusata con gli italiani.

Non contento, Pillon sostiene anche che l'Italia si stia esinguendo mentre invoca più Ungheria.



E chissà che qualcuno non possa spiegrgli che figli si possono fare anche senza sposarsi. Ma se non si fanno figli è perché il governo non crea fiducia nel fututo, non perché la Melini non compra i bambini prodotti dalle italiche donne.

Nel 2023, secondo l’istat, circa 1,7 milioni di giovani, quasi un quinto di chi ha tra 15 e 29 anni, non studia, non lavora e non è inserito in percorsi di formazione. Secondo Pillon, la soluzione è farne di più.
E non paiono Paesi così invidiabili quelliche fanno più figli secondo i desiderata di Pillon:



Scommettiamo che se adeguassimo gli stipendi al costo della vita e li rendessimo in linea con gli altri stati UE, non servirebbero sgravi, bonus natalità una tantum e scempiaggini simili?
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