Il corso che spaventa Coghe. Una pagliacciata extracurricolare con partecipazione volontaria


Fa sorridere l'isteria della destra davanti a quella che ormai sta diventando una pagliacciata del governo. Infatti il ministro rassicura gli intolleranti che cl contrasto al sessismo avverrà in orario extracurricolare e su base volontaria, rendendoli inutili e un enorme spreco di denaro pubblico.
E neppure si capisce perché suon Monia Alfieri si affretti a dichiarare che sicuramente lei avrebbe impedito che si potesse parlare di rispetto verso gay o di contrasto al patriarcato. Inoltre pare rasentare il reato il suo asserire che i relatori verranno selezionati sulla base del loro orientamento sessuale:



Peggio ha fatto Valditara, dichiarando: "Il maschilismo e la violenza contro le donne sono temi che stanno a cuore a questo governo. Il mio progetto non parla di educazione sessuale, all'affettività, o di cultura gender". Peccato che sia molto pericolo ministro che arriva a scrive "cultura gender" in una nota ufficiale.

Anche la Concia non pareva aver compreso come si combattono le discriminazioni, dato che un'intervista ha assicurato che in classe avrebbero fatto discriminazione e che i corsi sarebbero stati riservati unicamente a maschio che fanno sesso con femmine come vuole Jacopo Coghe:



Del resto fu sempre la concia, sulla Legge Zan, a dire: “Chiedo che la categoria delle discriminazioni legate al sesso esca dal testo, non perché la misoginia non esista, ma perché si possono utilizzare o mettere a punto altri strumenti legislativi“.

Il pastore evangelico Luigi Carollo ci tiene invece a sottolineare come Coghe sostenga di avere pieno potere politico, dato che il gruppo fondato da Roberto fiore sarebbe in grado di imporsi al Paese:



Secondo l'attivista anti-gay che voleva insegnare Vannacci nelle scuole, poche migliaia di firme avrebbero dato ragione a chi sostiene che chi non è eterosessuale vada escluso.
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