Il leghista Ciocca continua a romperci le scatole con i presepi


Il leghista Angelo Ciocca finirà per farci odiare il Natale e il presepe. Infatti non se ne può più delle loro polemiche sul presepio, su come lo si dovrebbe imporre per legge o su come bisognerebbe codificare i personaggi secondo il loro volere.
Forse ignaro che al governo ci sono loro, il leghista Ciocca parrebbe trascorrere le sue giornate a brandire manifesti elettorali davanti alle chiese, urlando che qualcuno non avrebbe rispetto delle sue tradizioni. Peccato che anche lui non paia avere molto rispetto di gay e migranti, mentre calpesta il principio di laicità urlando che lui vuole che le feste siano santificate come santificato è stato il suo conto in banca dopo che un aggiunta leghista ha reso edificabili i terreni che lui aveva appena fatto acquistare a sua madre.

In quello che pare l'ennesimo messaggio in cui la religione viene stuprata per incitare odio contro un imprecisato "loro", spesso identificato negli islamici in altri messaggi, scrive:



Quindi, Salvini e la meloni che fanno? Perché urla e si dimena con i suoi manifestini al posto di chieder conto a loro? E non ritiene sia un tantino blasfemo mettere quella sua fotografia sulla capanna di Betlemme?

A proposito, secondo lui i morti di Cutro non sarebbero un'offesa ai simboli cristiani? I lager libici non sarebbero un'offesa ai simboli cristiani? Il razzismo non sarebbe un'offesa ai simboli cristiani? Perché sinceramente le vere offese al cristianesimo parrebbero le opere, non gesti vandalici che probabilmente sono solo fini a sé stessi.
Commenti