Il parroco leghista di Gatteo a Mare accusa le donne di attentare alla mascolinità dell'uomo


Dato che nessuna "bomba" è mai stata ritrovata nella sede dell'organizzazione forzanovista di Jacopo Coghe, non sappiamo bene di cosa stia parlando il parroco leghista di Gatteo a Mare. Ma forse la Digos farebbe bene ad interrogarlo come persona informata sui fatti, dato che il sacerdote dichiara di sapere con esattezza che l'autore del presunto gesto sarebbe una donna di cui lui conosce persino i pensieri.
Per decenza non li chiederemo se quella donna si chiama Maria Rachele (nome di fantasia), anche se temiamo sia plausibile che il prete leghista voglia lanciare accuse a caso sulla sulla base della sua ideologia, peraltro inventandosi che le donne sosterrebbero l'aborto quando in realtà si limitano a difendere il diritto di scelta. Nessuno è pro-aborto, ma tutte sono favorevoli al diritto di scelta delle donne a parte quel suo Jacopo Coghe vorrebbe imporsi sui loro uteri e dei loro corpi.

Fatto sta che il signor Bianchi scrive::



Forse è la gente che esulta quando Jacopo Coghe vuole torturare una povera bambina inglese o che festeggia quando un barcone provoca la morte di decine di migranti ad essere stata ingannato. Eppure il prete pare eccitarsi davanti ad una Maria Rachele Ruiu che definisce "vaneggiamenti" le rivendicazioni di donne che chiedono pari diritti e il contrasto alla violenza sulle donne:



Sarebbe interessante scoprire quali sarebbero quelle "tante donne" che non condividerebbero l'idea che sia sbagliato uccidere una donna in quanto donna. Forse parla delle parrocchiane di don Mirco, il quale parrebbe sostiene che contrastare patriarcato e sessismo sia minaccia alla "mascolinità" dell'uomo:



Esattamente, in che modo vorrebbe "difendere" la mascolinità degli uomini? E cosa intende per "mascolinità", dato che sta opponendo quel concetto al contrasto alla violenza sulle donne? Un uomo che non picchia le donne non sarebbe mascolino?
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