L'ipocrisia della Meloni che attacca i figli nati da GpA dopo aver inneggiato a Musk sul suo palco


Ognuno può pensare quello che vuole, ma l'impressione è che l'orribile discorso populista di Giorgia Meloni ad Atreju possa rappresentare uno dei punti più basso della nostra Repubblica.
Infatti pare assurdo che una presidente del consiglio attacchi in maniera tanto rancorosa due privati cittadini come Chiara Ferragni e Roberto Saviano. Infatti i due non hanno ruoli politici, al contrario di quella sua ministra Santaché su cui donna Meloni non ha mai auto nulla da ridire anche davanti alle interviste degli ex dipendenti che lei non pagava.
Ha lanciato frecciate e avvisi in codice agli intellettuali sgraditi e ha fatto battutine da bar contro la leader dell'opposizione. Ha trasformato in questioni di Stato vicende che riguardano degli influencer privi di incarichi politici, evitando di parlare delle 900mila persone che sono state rese povere dal suo governo.
E poi ci sono state le solite citazioni di Tolkien, l’abbraccio a un fascista dichiarato come il leader di Vox Abascal e lo slogan “i figli non si comprano” urlato dallo stesso palco su cui si era scattata selfie von un riccone statunitense che ha avuto figli da GpA.



Ovviamente lo ha detto solo quando Musk se n'era già andato, dato che durante la sua permeanza l'ha insistentemente elogiato. E probabilmente sarebbe stato difficile fare un discorso più divisivo, aggressivo e qualitativamente e moralmente più basso di quello.
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