Muoiono altri 61 migranti, ma la Meloni attacca la Ferragni. Intant Salvini apre ai neofascisti


Nelle ore in cui Giorgia Meloni era impegnata a scattarsi selfie col riccone statunitense che fa figli mediante GpA e chevuene a visitare le colonie, il suo governo ha lasciato morire in mare altri 61 migranti:



Ovviamente, mentre quelle persone affogavano, Belpietro era impegnato ad attaccare le Ong che salvano vite in mare.
Fatto sta che, davanti a quei morti, la priorità della signora Meloni pare sia stata quella di insultare Chiara Ferragli. Ossia un'imprenditrice senza legami politici che certamente ha fatto molto meno danni di quella sua Sabiela Santanchè a cui lei ha dato un ministero a nostre spese:



In stile Nicola Porro, il quotidiano di estrema destra sceglie termini per analfabeti, parlando di "scatenanento" o "silurazione". E non è un buon segnale il loro usare termini guerrafondai per sostenere che la loro nera signora uccida chi dissente. Ma Porro pare avergli insegnato che l'analfabera funzionale ama sentirsi dire che loro "asfaltano", "cucinano" o "umiliano" chi dussente o non gioisce quando un migrante viene fatto morire.

E quello è diventato anche il linguaggio degi uomini della Meloni, ossia gente che al posto di governare preferisce insultare:



Il Tempo pare dunque eccitato perché la destra non si è riunita per parlare del futuro del Paese, ma solp per parlare male della sinistra. Forse non gli bastava aver tradito le loro poche idee invitando sul loro palco un uomo che rappresenta la sintesi di ciò che la signora Meloni professa di odiare.

Nel mentre, Salvini dichiara di essere aperto ad alleanze con tutti i gruppi neofascisti d'Europa:



Se ovviamente parlare di "mandare a casa Soros" è una frase priva di qualunque senso (anche se probabilmente serviva solo a scimmiottare il suo Musk), al solito il padano non propone qualcosa. Da buon populista, lui cerca solo e sempre di andare contro qualcuno. Perché il populismo non sa costruire nulla, sa solo distruggere.

Citando Nicola Porro, la Ambrosi dichiara che lei vuole che l'uomo che ha distrutto Twitter sia ritenuto il "più grande visionario imprenditore del pianeta":



E così, quella Alessia Ambrosi che non ha neanche fatto l'università si permette di criticare il Professor Prodi che all'università insegnava. Il tutto, dando dimostrazione di non aver neppure compreso il senso del discorso di Prodi.
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