Quanto odio nel Natale di Pillon


Il leghista Simone Pillon ormai non fa che insultare e offendere chiunque dissenta dal pensiero unico delle lobby fondamentaliste. Con i suoi soliti toni rabbiosi, oggi lancia sconclusionate accuse di "blasfemia" contro chi pensa che Dio non sia malvagio e omofobo come lui lo descrive. Ed è curioso che chi definiva "libertà di espressione" i reati d'odio voglia poi mettere il bavaglio agli altri:



Fosse stato per lui, Gesù non sarebbe mai dovuto nascere perché concepito con fecondazione eterologa. Oppure sarebbe stato fatto affogare in mare insieme si bambini di Cutro.
Presumibilmente Pillon avrebbe anche prolungato il suo calvario, dato il suo ostentato desiderio di torturare i malati terminali. Ed in fatto di canne, ci pare che il suo governo non abbia problemi quando a fumarle è un ricco statunitense che viene a visitare le sue colonie:



Il presepe che ha fatto infuriare Pillon si limita a ricordare che esistono tante famiglie. C'è quella con un papà e una mamma, quella dove ogni figlio ha una madre diversa come nel caso di Salvini o quella dove c'è una madre single come quella della Meloni:



Inoltre .aria avrebbe potuto abortire solo se lo avesse desiderato. Gesù avrebbe potuto chiedere l'eutanasia solo se l'avesse chiesta. E Giuseppe si sarebbe fumato le canne solo se avesse deciso di farlo. Nessun obbligo, solo libertà di scelya. Ed è forse proprio la libertà altrui a far infuriare Pillon, il quale pare sognare un bel regime in cui tutti siano costretti con la forza a fare ciò che dice lui.

Ovviamente Pillon si dimostra anche un esperto mistificatore incline a dare falsa testimonianza. Inatti la Bonino non ha mai detto cio che lui gli attribuisce, ma semplicemente che il Natale è una festa universale e tutti hanno diritto a festeggiarla come credono.
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