Fratelli d'Italia va all'attacco delle inchieste giornalistiche di Report


Giorgia Meloni ha dichiarato guerra a Report. E così, il suo partito ha presentato un'interrogazione in vigilanza Rai, dove siede la loro condannata in via definitiva per peculato, per chiedere provvedimenti a seguito delle inchieste sui padri di Giorgia Meloni e Ignazio La Russa.
Il gruppo di Fratelli d'Italia in Commissione Vigilanza Rai ritiene che i "due servizi giornalistici, per alcuni versi speculari, finalizzati a colpire indirettamente degli esponenti politici, dove in uno c'è un pentito giudicato inattendibile dai magistrati che dopo decenni tira in ballo una persona deceduta, e quindi non in grado di controbattere".
A dirlo è quello stesso partito che si è inventato false accuse di pedofilia rivolte a Mario mieli, defunto e dunque impossibilitato a rispondergli.

Ranucci ha osservato che "Report, come giusto, risponderà nel merito nelle sedi istituzionali. Ma per amore di verità va detto che che la prima fonte su La Russa non era un pentito, ma un ufficiale dei carabinieri Michele Riccio. Mentre la seconda fonte, Nunzio Perrella, è un collaboratore di giustizia mai denunciato per calunnia e ritenuto fondamentale nei processi che hanno portato all'arresto del boss di camorra Michele Senese".
Schlein commenta che "Meloni ha superato Berlusconi: questi attacchi al diritto di inchiesta nemmeno con l'editto bulgaro. Bisogna inventare altri tipi di editti, non so se editti ungheresi. Sono attacchi non degni di una democrazia".

Vittoria Baldino, vicecapogruppo M5S a Montecitorio, sostiene che "dopo aver approvato alla Camera la norma bavaglio e il tentativo a Bruxelles di aprire la strada all'intercettazione dei giornalisti (beninteso, dopo aver limitato quelle per i corrotti e corruttori), nella giornata di ieri Fratelli d'Italia è tornato all'attacco contro Report per le inchieste su La Russa e sul padre di Giorgia Meloni. Ma non solo! Pare - afferma la deputata - che il Ministro Sangiuliano abbia richiesto anche un intervento contro Virginia Raffaele, rea di aver interpretato una (geniale) imitazione della direttrice d'orchestra Beatrice Venezi, quella che si fa chiamare direttore, e, forse proprio per questo, consulente dello stesso ministro. Un intervento che si aggiunge alla diffida inviata dal suo legale qualche settimana fa al programma radiofonico Un giorno da pecora, in cui intimava ai simpatici Lauro e Cucciari di non sfotterlo più"

Il senatore Malan difende le richieste di Meloni, sostenendo che "a quanto pare, la sinistra vorrebbe imbavagliare i Parlamentari perché non facessero il loro lavoro. Non c'è infatti nessun intento censorio da parte di Fratelli d'Italia nei confronti di Report, un tempo spazio di inchieste assai più serie. L'interrogazione di FDI sul 'metodo Report' è invece una tipica attività della Commissione di vigilanza sulla Rai, giustamente usata nel corso degli anni da tutte le forze politiche".
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