Il leghista Ciocca accusa i giudici di essere contro la legalità


Il leghista Ciocca attacca i giudici, accusandoli di essere "buonisti" nell'applicazione delle leggi. Ed è abbastanza surreale dica che "serve legalità" in riferimento ai manifestanti che protestano contro il disinteresse polisco davanti ai cambiamenti climatici.
A rendere surreale qualla affermazione è ciò che Ciocca rappresenta. Nel 2022 vide finire in prescrizione il processo che lo vedeva imputato per presunti rimborsi illeciti in Regione Lombardia. È membro di un partito che ha rubato 49 milioni agli italiani e che raccoglie soldi per un pluriomicida che loro sostengono avesse ogni diritti di poter inseguire persone disarmate per giustiziarle in mezzo alla strada. Ed ovviamente sostiene un governo dove una condannata in via definitiva viene premiata con una poltrona in vigilanza Rai, l'imprenditrice che non pagava i dipendenti può restare ministra e il sottosegretario non viene contestato mentre si ipotizza abbia trafficato illegalmente opere d'arte.



Sarà che il populismo ha sempre bisogno di inventarsi nuovi nemici e la figura del fantomatico "co-vandalo" è quello che si sono inventati ora, ma è assurdo che a sostenere che i giudici sarebbero contrari alla legalità sia una classe politica che ha persino abrogato il reato di abuso d'ufficio.
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