Il Governo Meloni sarà "orgoglioso" dei professori stipendiati dal Miur che parlano di "matrimonio sodomitico"?


Non pare normale che il professore di un istituto pubblico come il liceo Bottoni di Milano venga lasciato libero si pubblicare articoli che calpestano la dignità umana. Perché lui sarà anche un omofobo che pubblica libri omofobi scritti a quattro mani con la pregiudicata Silvana De Mari, ma definire "matrimonio sodomitico" il matrimonio egualitario non un'opinione, è un insulto. Ed è un insulto all'intelligenza il suo negare l'esistenza dell'omosessualità, da lui definita "omoeroistismo" proprio per negarne l'esistenza.
In un osceno articolo pubblicato sul sito di Aldo Maria Valli, il professor Mora cerca di sostenere che gli africani sarebbero cristiani migliori di quelli italiani perché sono molto più omofobi. Chi gli abbia messo in testa che Dio sia malvagio e che l'odio renderebbe "cristiani" migliori non ce lo spiega, ma scrive:

Le persone religiose tendono a essere molto meno propense all’accettazione del matrimonio sodomitico – cioè all’ideologia omoerotista – di quelle irreligiose. Evidentemente la tanto conclamata “etica laica”, ammesso che vi sia, sfocia nel nichilismo e nell’immoralismo. Ma il sondaggio ci dice anche che essere “religiosi” in Occidente è molto diverso che esserlo in Asia o in Africa. Cioè anche una parte importante delle persone che si dicono credenti tende ad accettare, nei Paesi dell’emisfero occidentale e nell’Oceania anglosassone, i principi di quel dirittismo omoerotico che contraddice apertamente la fede nella Trascendenza.

Spiega così che lui preferisce gli africani, perché chi non ha meno cultura è omofobo quasi quanto lo è lui:

Gli Stati africani, i più poveri, che hanno la più forte dimensione familiare e comunitaria (sono cioè una società non atomizzata) sono nettamente i più religiosi di tutti gli altri, quindi i meno secolarizzati, quindi i più ostili alla Sovversione omoerotista. E ciò in tutte le sue componenti religiose: cristiana, islamica o animista. Cristiani e musulmani si oppongono in pari misura alla devianza.

Il fatto che il docente stipendiato dal Miur definisca "devianza" l'omofobia pare grave. Ed è alquanto noioso un articolo che si basa sul sostenere che l'odio omofobico sarebbe misura del presunto "cristianesimo" da lui teorizzato:

Nei Paesi occidentali e in specie nel continente americano, solo l’appartenenza religiosa alle sette evangeliche sembra rappresentare un argine alla diffusione dell’ideologia omoerotista. I cattolici, spesso guidati da pessimi pastori, sembrano molto più proni ad accettare la propaganda incessante dei media, mentre i protestanti non appartenenti al fondamentalismo evangelico appaiono completamente subalterni all’ideologia dominante. Fanno eccezione la Polonia e soprattutto l’Ungheria, Paesi cattolici almeno per ora in chiara controtendenza.


Volevate forse che non lodasse chi ha importato le leggi omofobe di Putin? E dato che il professore parere avercela a morte anche con le donne, si lancia nel teorizzare che:

Praticamente ovunque, anche se con percentuali molto diverse, le donne sono più propense all’accettazione del matrimonio omoerotico rispetto agli uomini. Occorrerebbe interrogarsi non solo sugli inenarrabili disastri portati dall’ideologia femminista, ma anche su questa costitutiva adesione di massa della parte femminile della società postmoderna alla moneta falsa del dirittismo.


Naturalmente ce l'ha anche con le benedizioni concesse ai gay, dicendo che lui ritiene "cristiano" solo chi nega rispetto al prossimo:

E all’interno della stessa Chiesa conciliare, vaticansecondista, non vi sono forse enormi differenze, perlomeno sul piano etico, tra un vescovo olandese o tedesco, apologeta della Sovversione, e un vescovo africano che non accetta unioni contro natura? Gli uomini di Chiesa non sono isole, ma uomini profondamente influenzati dai contesti sociali, politici, economici, mediatici in cui si trovano a vivere. La resa del clero conciliare al mondo non si può spiegare se non come resa all’invadente influsso e alle pressioni continue, asfissianti, di un Occidente ormai appiattito sulla materialità. Al contrario, nei Paesi poveri, la pressione sugli uomini di Chiesa a tradire i contenuti della loro dottrina è molto più contenuta.

Poiché il docente a cui Valditara permette di poter insegnare nelle nostre scuole si dice convinto che l'odio sia misura di fede, non stupisce dedichi molto tempo a insultare il papa e l'influencer che non piace alla Meloni. E definisce "cialtrone", "imbroglione" e "maligno" il pontefice pare più diffamazione che libertà di parola:



Sempre attento a risultare offensivo, non si è risparmiato neppure dal diffamare Cecchi Paone. E dato che lui ripete tutto ciò che dice la destra, colui che tace davanti alla differenza d'età tra Salvini e la sua fidanzata o tra Trump e le sue ex mogli, fa insinuazioni sull'età del compagno del presentatore televisivo:



Eppure l'insulto al Papa resta la sua fissa. Anche perché sappiamo che lui preferisce gli evangelici di estrema destra statunitensi, più omofobo e maggiormente vicini al neofascismo. E così scrive:



Sarà, ma qualcuno potrebbe pensare che a bestemmiare in continuazione sia proprio il docente del liceo Bottoni di Milano.
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