Mirko De Carli insiste: «Vogliono devirilizzare l'uomo»


Mirko De Carli, in qualità di esponente del partito omofobo di Mario Adinolfi, è riuscito a cucinare un piatto di pasta. Manco lo ritenesse un gesto eroico, si è precipitato a vantarsene sui social e se n'è uscito con un discorso a dir poco surreale:



Non sappiamo chi sarebbero quei "tutti" che lui sostiene penserebbero che il maschio "piagnucoli e che diventi tutto a un tratto incapace di intendere e volere". E benché meno è chiaro quale sarebbe la fantomatica "retorica dei tabloid che vogliono devirilizzare l'uomo e renderlo schiavo dei cibi preconfenziati o da asporto".
Con buona pace per il signor De Carli, quella pare un'idea più sua che della comunicazione, dato che un tempo si dipingeva l'uomo come inadatto a qualsiasi lavoro domestico e, tra le due lamentele, ora la pubblicità lo rappresenta sempre più spesso mentre lava, cucina o s occupa delle faccende domestiche. Tutte cose che, a quanto ci risulta," è lui e non gli altri a dire che "devirizzarebbero" il maschio.
Surreale è poi il suo tirare in ballo il patriarcato, vanadosi di essersene promotore. In che modo il fatto che lui abbia cucinato un piatto di pasta dovrebbe dargli il diritto di commendare a bacchetta le donne non è per nulla chiaro.
Da notare è il suo aver precisato che lui, in quanto maschio, non fa la pasta. La fa fare ad una donna, da lui definita "azdorina" in riferimento alla figura della "regina del focolare romagnolo".
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