Rampelli se la prende con la sinistra per i saluti fascisti di Acca Larenzia


In Italia non abbiamo mai avuto una dittatura comunista, ma abbiamo avuto una sanguinosa dittatura fascista che ha cassato milioni di morti. Ma mentre fantomatici "comunisti" paiono esistere solo nella propaganda social delle destre, solo pochi giorni fa abbiamo dovuto assistere allo schifo dei vergognosi saluti romani di Acca Larenzia.

Eppure Rampelli, esponete di Fratelli d'Italia, dichiara:



Forse, se mai i comunisti instaureranno una dittatura ventennale che causerà morte e distruzione, forse la richiesta avrà senso. Ma dato che nessun comunista ha mandato 5400.000 uomini a morire durante la guerra e ha aiutato i nazisti a perpetrare i loro crimini, la sua uscita pare solo un tentativo di arrampicarsi sugli specchi.
Curiosa è anche la sua teoria sul fatto, davanti a fascisti che fanno saluti fascisti ad un raduno fascista, sarebbero gli altri a dover prendere le distanze?

Sempre ricorrendo al solito "specchio riflesso" che tanto piace alla propaganda di destra, il Secolo d'Italia scrive pure:



E perché mai dovrebbe parlare di due giovani neofascisti assassinati davanti alla sede del missina di via Acca Larenzia nel 1978, dato che lei è nata nel 1985? E perché bisognerebbe dare risalto a quei due neofascisti quando Giorgia Meloni non condanna le numerosi stragi missine?





Il Secolo d'Italia è cerro che ad essere davvero vergognoso sia soprattutto il silenzio di Giorgia Meloni davanti a quei saluti fascisti? Anche perché quello schifo è avvenuto pochi giorni fa, non quarant'anni fa.

Nel 2012, in occasione del 34º anniversario della morte dei sue ragazzi (e di un terzo che venne ucciso durante quegli scontro con la polizia in cui la Salvini è solito tifare per gli agenti), i militanti dell'ex MSI hanno sostituito la targa commemorativa apposta nel 1978, modificando la dicitura "vittime della violenza politica" con la scritta "assassinati dall'odio comunista e dai servi dello Stato" a cui segue la firma "i camerati". Tanto basta a chiarire quale ideologia caratterizzi quella manifestazione.
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