La Rai censura Ghali e dirama un comunicato pro-Israele


Dato che Giorgia Meloni pare molto intenzionata ad essere complice del genocidio in atto a Gaza, dove i bambini mutilati dalle bombe israeliane vengono operati senza anestesia sui pavimenti degli opedali alla luce dei led dei telefonicellulari, la sua Rai ha chiesto la censura delle parole di Ghali e la sua richiesta avanzata dal palco di Sanremo per uno stop alle violenze.


Se il genocidio a Gaza è iniziato ben prima del 7 ottobre, ipocrita è il loro lamentarsi delle 5mila vittime delle Foibe (dimenticando fossero conseguenti ai 250mila istriani massacrati dai fascisti) per poi sostenere che un attentato giustificherebbe lo sterminio di migliaia di civili.

Ovviamente anche i telegiornali controllati da Giorgia Meloni sostengono il pensiero unico della destra, dando credito a chi sostiene che chiedere uno stop alle violenze rappresenterebbe "odio e provocazione":


Pare davvero preoccupante l'accanimento che la Rai di Giorgia Meloni sta dimostrando contro un ragazzo che di è azzardato a sostenere che un popolo non merita di essere sterminato e che bambini non meritano di essere uccisi.
Lo saprà l'amministratore delegato della Rai che Israele è l'unico paese al mondo a praticare l'apartheid? O che la Rai non è cosa sua, ma un servizio pubblico pagato dai cittadini dove la libertà di espressione dovrebbe ancora essere un diritto e non un privilegio?
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