L'indecenza di Libero «Irregolari al cantiere? Se fossero stati espulsi, ora sarebbero vivi»


Secondo i giornalisti di Libero, i migranti morti nel crollo nel cantiere Esselunga di Firenze se la sarebbero cercata, un po' come amano dire delle donne che si mettono la minigonna e poi pretendono pure di non essere stuprate da un qualche uomo di destra.

Secondo Sandro Iacometti, che ovviamente lavora per Libero, l'eventuale presenza di migranti irregolari nel cantiere di Esselunga non andrebbe imputata a chi li ha sfruttati, ma di chi non li ha mandati a morire altrove: «Se emergerà che alcuni operai immigrati erano irregolari, credo che il farli stare clandestinamente nella nostra terra abbia provocato questo. Se fossero stati espulsi o se non fossero stati fatti sbarcare, adesso sarebbero salvi e vivi», ha detto.
Secondo il giornalista di Libero, le persone decedute «non dovevano stare in Italia. Se sono lavoratori clandestini che vengono fatti lavorare, la colpa è di chi li ha fatti lavorare, di chi li ha fatti entrare e di chi non li ha espulsi. Non è che possiamo essere contenti perché ci sono gli immigrati clandestini che vanno in giro per i cantieri, perché quello è un ulteriore problema da risolvere. Non sono risorse preziose, sono risorse che non dovrebbero stare in Italia».
In altre parole, auspica che si neghi un lavoro a chi sarà poi costretto a rubare, così Salvini potrà dire che i migranti sono tutti farabutti. E ovviamente non ha problemi con chi sfrutta il concetto di "irregolare" per sfruttare esseri umani.
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