Pillon accusa Sanremo di poca virilità mentre insulta l'antifascismo


Visto che nessuno rompe le scatole all'ex senatore leghista Simone Pillon per il suo patetico papillon, non è chiaro perché lui debba offedere e insultare chi decide di non vestirsi in modo altrettanto sgradevole. Ma forse la risposta è nel suo ostentato odio per l'antifascismo, il che spiegherebbe perché lui trascorra le sue giornate a sbraitare che gli altri a andrebbero costretti a fare quello che dice lui.

Condendo il tutto con la sua solita retorica anti-gay, scrive:



Le bimbe di Pillon, che forse vedono nell'ex senatore un simbolo di virilità padana, gli danno pure credito:



Esattamente, con quale diritto la signora Alessandra si permette di definire "devianza" la libertà di chi non si sente schiava dei pregiudizi quanto loro? E che dire del trumpiano che scimmiotta Vannacci asserendo che i gay non sarebbero "normali" come il loro Pillon?



E quanta pena suscita la signora Giovanna nella sua feroce omofobia?



Ma davvero il signor Pillon non prova imbarazzo nell'essere rappresentate di gente simile?
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