Mirko De Carli torna a sostenere che i diritti dei minori verrebbero dopo i pregiudizi dei genitori


Mirko De Carli, in qualità di esponete nazionale del partito omofobo di Mario Adinolfi, sostiene che le pretese dei genitori dovrebbero avere la precedenza sui diritto bambini. Di conseguenza, se il genitore trasfobico (possibilmente bianco e di estrema destra) non dovesse gradire figli che non risultino espressione dei loro pruriti sessuali, dovrebbe avere ogni diritto diritto di poter negare l'identità a figli perché i suoi pregiudizi dovrebbero pervadere sul diritto alla vita del minore.
Purtroppo De Carli non chiarisce se il suo "ragionamento" dovrebbe avere la stessa valenza anche per i pedofili e se anche in quel caso ritiene che il genitore che violenta la figlia abbia ogni diritto di poter usare il corpo della minore come meglio desidera perché De Carli lo invita ad appellarsi alla sua "podestà genitoriale".

Precisato che il genitore deve essere ritenuto il proprietario del minore e che debba poterne disporre a proprio piacimento, De Carli tenta di ingannare il suo pubblico sostenendo che la mancata imposizione dei suoi pruriti asessuali ai figli degli altri sarebbe "una manipolazione ideologica violenta di minori inermi". Peccato che la verità sia l'esatto opposto, ossia che il suo odio è una imposizione a minori inermi a cui lui vorrebbe negare il diritto alla vita.
Per completare la sua propaganda ideologica contro i diritti dei minori, si inventa persino che lui avrebbe deciso che l'identità debba essere ritenuta ininfluente perché a contare dovrebbero essere unicamente gli organi genitali registrati alla nascita. Peccato che sarebbe come sostenere sia ingiusto curare il bambino leucemico perché aveva la leucemia dalla nascita.

Forse scordandosi di come i nazisti uccidessero anche i gay nei loro campi di sterminio, De Carli non si trattiene neppure da un vergognoso riferimento a Heinrich Himmler secondo la prassi inaugurata da quel Gianfranco Amato che andava in giro con Povia a diffondere la truffa "gender" negli oratori. E così, chi aiuta i bambini a vivere felici viene accusato di essere nazista da quei gruppi che risultano molto vicini ai neonazisti:



Avvezzo a lanciare accuse che spesso paiono sfiorare nella diffamazione aggravata, il signor De Carli cerca di convincere gli omofobi che qualcuno pagherebbe i giornali per sostener etesi a lui sgradite. E dato che loro preferiscono il dio denaro a Gesù, si inventa pure che chi si occupa del benessere dei minori lo farebbe per cercare guadagni economici. Non male per gente che sostiene che bisognerebbe impedire l'autodeterminazioni dei malati terminali perché loro sostengono che infliggere torture contro la volontà della vittima costerebbe di più e dunque vada imposto per legge perché a loro piace far credere che l'eutanasia sia un risparmio economico e non un atto di pietà cristiana.

Il riferimento alla "natura" pare voler far leva sul loro divertirsi a dire che i gay sarebbero "contro natura". Ed è noioso che De Carli dica che a contare sarebbero i genitali donati dalla natura e non l'identità donata dalla natura. Infatti lui nega che quell'identità esiste, preferendo cercare di ingannare i suoi raccontando che qualcuno lascerebbe che le persone possano "scegliere" il loro sesso. Il che è ovviamente falso, dato che si parli di riconoscere una caratteristica naturale e non certamente di una fantomatica scelta, ossia di una menzogna che in passato è già stata ampiamente usata da chi voleva "curare i gay" dalla loro omosessualità.

Se è vero che è assai probabile che il tempo poterà via l'ideologia di De Carli e che le future generazioni saranno preservate dalle sue violenze, difficile è comprendere perché le attuali generazioni debbano accettare che la loro vita sia resa più difficile solo perché un signore di Riolo Terme vuole che si dica che dalle sue sue scopate dovrebbe derivare una fantomatica supremazia "ariana" da eterosessuale bianco di destra che fa soldi col business dell'omofobia.
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