Pillon chiede nuovi divieti da imporre ai cantanti di Sanremo


L'ex senatore leghista Simone Pillon non ha perso tempo ad accodarsi alle polemiche del senatore Lucio Malan di Fratelli d'Italia contro Ghali. Ed ovviamente, fra i tanti cantanti in gara, caso vuole che la destra si sia coalizzata proprio contro chi ha portato sul palco di Sanremo un brano che condanna il razzismo.
Condendo il tutto con le sue solite offese gratuite, l'ex senatore ha indossato i panni del giudice supremo nell'elargire le sue solite sentenze di condanna:



In precedenza aveva detto che lui non avrebbe guardato Sanremo perché preferiva leggere un libro. Evidentemente non era vero e alla fine ha guardato il Festival al solo fine di poterlo criticare sui social e mostrarsi come il fondamentalista di estrema destra che critica tutti, tranne i leghisti che ammazzano animali indifesi.

Interessante è anche osservare come Pillon concluda ogni sua polemica chiedendo divieti e norme che impongano agli altri il suo volere. Che parli di donne, malati terminali o gay, la sua tesi finale è il sostenere che bisognerebbe imporre divieti che costringano tutti a fare quello che dice lui.
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