Pillon torna a cercare di spaventare i bigotti sostenendo che i bambini verrebbero spinti a diventare eterosessuali


Il leghista Simone Pillon continua ad andare in televisione ad incitare i genitori omofobi alla paura. Nell'ultimo periodo, la sua incessante campagna di istigazione alla discriminazione è concentrata sul far credere che l'identità di genere venga "scelta" e che non sia una caratteristica naturale, cercando così di sostener che la mancata discriminazione dei gay potrebbe "rendere" gay i figli degli omofobi:



Dai soliti studi dei programmi populisti di Rete 4, l'ex senatore leghista Simone Pillon dichiara:

Quando io, da papà di tre figli, sento che in una scuola superiore, sento i ragazzini che dicono che non credono sia importante decidere se essere maschi o femmine, vuol dire che quella colonizzazione culturale non solo c'è, ma è efficacissima. È ormai arrivata al cuore del problema, perché vuol dire che la generazione dietro alla nostra crescerà senza un'identità sessuale. E senza un'identità sessuale significa non avere identità su nulla. Già il senatore Gasparri ha parlato di cosa comporterà per le quote rosa e per tutte le conquiste che han fatto le donne dal '68 ad oggi. Ma non è solo quello. Noi avremo una società in cui sarà vietato dire che l'utero in affitto è un orrore perché sarà l'unico modo attraverso il quale due uomini potranno riprodursi.

Se in realtà Pillon non pare un sostenitore dei diritti delle donne, è ormai loro prassi cercare di sostenere che la mancata discriminazione delle persone trans debba essere ritenuto un affronto alle donne, esattamente come sostiene l'organizzazione forzanovista Provita Onlus. Ed è interessante come Pillon mischi temi che riguardano l'identità di genere all'orientamento sessuale per sostenere che il suo odio verso un gruppo dovrebbe legittimare il suo odio verso altri gruppi.

Il leghista ha poi aggiunto:

In questo liceo di cui si parlava c'è la carriera alias. E la carriera alias è un dramma perché io a un ragazzino di 12 e 13 anni, quando la sua identità di sta formando, gli vado a dire che se vuole può essere maschio o può essere anche femmina, puoi essere lgbt, transgender, puoi essere tutto ciò che vuoi. Io metto in crisi l'identità di quel bambino.

Peccato nons ia vero. la carriera alias, che salva la vita e la sifnità a centinaia di adolescenti, non si basa sul dire che l'adolescente 8che lui chiama bambino) si invitato a scegliere un genere. Significa che alla persona in transizione che viene seguita dai medici è offerto il diritto di avere dignità prima che il lungo iter medico sia concluso. Il fatto che Pillon menta sulla realtà dei fatti per incitare alla discriminazione dei minori non pare fargli onore. Ed è assurdo confonda il genere, come maschio e femmina, con la transessualità o l'orientamento sessuale manco pensasse che un gay non sia un uomo.
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