La Lega cerca di difendere le manganellate ai quindicenni tirano in ballo i portuali no-vax


Il leghista Giorgio La Porta difende le manganellate impartite dalla polizia agli studenti quindicenni di Pisa, puniti dal governo Meloni per aver osato manifestare contro il genocidio in atto a Gaza.
In un paragone tragicomico, il leghista parrebbe sostenere che sia giusto reprimere le idee sgradite alle destre perché è in attuazione dei decreti Salvini che il precedente governo aveva disperso estremisti di destra che occupavano il porco cercando di arrecare danno alla comunità. Ovviamente non pare preoccuparlo il piccolo dettaglio sul fatto che a Trieste nessuno sia stato picchiato, mentre a Pisa i minorenni sono stati manganellati a sangue:



Peccato che idranti e manganelli non paiono la stessa cosa. Ed è curioso che La Porta finga di non ricordare che ai tempi la lega era nella maggioranza, dato che i fatti risalgono all'epoca di Draghi. Dimentica anche che quei portuali bloccavano l'ingresso e l'uscita dal porto, dichiarando di voler danneggiare l'economia nazionale pur di opporsi alla salvaguardia della salute pubblica. E dimentica anche che all'adunata fascista di Acca Larentia non è intervenuto un solo poliziotto, ma forse solo chi non è fascista viene picchiato dal loro governo.
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