De Carli torna a sostenere che la donna sia divproprietà del maschio (che deve mettere mano al portafogli per ottenere rapporti duraturi)


Mirko De Carli, in qualità di esponente del partito omofobo di Mario Adinolfi, sostiene che l'odio omofobico e la tortura dei malati terminali siano frutto di una presunta "fede" che lui vivrebbe facendo "fioretti". E così oggi dice che mangerà cioccato a Pasqua in onore di Gesù:



Non è chiaro se ritenga che il cioccato sia la chiave per la vita eterna, ma è indicativo il fatto che ogni suo discorso finisca inevitabilmente a parlare solo di sé stesso. Non pensa ai malati che soffrono per colpa sua, non pensa ai bambini a cui lui vuole togliere i genitori, non pensa agli ucraini che non mangeranno cioccolato sotto le bombe russe o ai bimbi dilaniati dalle bombe israeliane che si accontenterebbero di essere operati sotto anestesia (e non su un freddo pavimento) anche senza cioccolato.
Per l'esponente del partito di Adinolfi, a contare che lui dica a tutti di non aver mangiato cioccolato per mettere a frutto il suo presunto "fioretto" a fini di propaganda.

Ma mentre sostiene di essersi astenuto dal cioccolato nella convinzione che quella rinuncia possa procurargli un profitto quando Dio giudice le sue opere, la sua quaresima veniva messa a frutto per sostenere che la donna appartenga al maschio, il quale la deve pagare (praticamente come si fa per le prostitute):



Quindi la presunta donna che lui avrebbe portato a cena è da ritenere "la sua donna" perché lui ha messo mano al portafogli da "vero uomo"? Ed esattamente, quale cifra economica dovrebbe garantire rapporti duraturi?
Da notare è come dica che lui ha deciso che gli atri non sarebbero veri uomini, in quella sua abitudine a sostenere che lui sarebbe sempre nel giusto e che tutti gli altri debbano essere ritenuti sbagliati perché osano non essere lui: un single che va in giro a dire che gli altri non saprebbero come si trattano le donne.
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