E l'evangelico vuole la pece


Il pastore evangelco Luigi Carollo sostiene che il Papa avrebbe chiesto di "fare la pece" in Ucraina.
Se non è chiaro perché gli ucraini dovrebbero lavorare i residui della distillazione del catrame, non è neppure chiaro come possa sostenere che arrendersi all'invasore non sarebbe una sconfitta:



Quindi ci faccia capire: se qualcuno entrasse armato a casa sua, lui gli consegnerebbe moglie e figli per fare la pace? Si arrenderebbe perché preferirebbe la sua incolumità a quella della sua famiglia? Oppure si limita a sostenere che siano sempre gli altri a dover rinunciare alla loro libertà se la loro resa potrebbe portargli profitto?

Se c'è un massacro, è solo perché quel Putin che la sua Provita Onlus definiva "ultimo baluardo della cristianità" ha deciso di invadere un Paese confinante. Arrendersi all'invasore e rinunciare alle libertà guadagnate con l'indipendenza non è "fare la pece", è togliere il diritto al futuro ai propri figli.

Ma forse tutto il Carollo-pensiero si basa sul suo sostenere che tutti gli altri dovrebbero fare quello che dice lui mentre lui deve poter fare tutto ciò che vuole. E cosi, esattamente cone rivendica il dirtto di consegnare i figli degli ucraini a Putin, rivendica anche il diritto di massacrare animali appena nati. E un po' surreale è il suo tirarli in ballo per lamentatarsi di chi concede il diritto di scelta alle donne:



Ed ancora, si vanta di essere andato in radio a sostenere che lui ha deciso che la pornografia sarebbe "prostituzione":



Citando persino Satana e dicendo che il maligno possederebbe le ragazze che lavorano su OnlyFans, l'evangelico spiega che a lui non sta bene che possano usare il loro corpo come meglio credono. Ed è indicativo condanni le ragazze ma non i maschi che le guardano, giusto perché loro negano il patriarcato...
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