Fratelli d'Italia vuole limitare la libertà di espressione.


Il deputato Christian Ricchiuti ci spiega che la "libertà di espressione" consisterebbe nell'obbligo di dire quello che vuole lui. Quindi, sarebbe "libertà di espressione" commettere i reati d'odio per cui il ddl Zan avrebbe introdotto aggravanti, sarebbe "libertà di espressione" il libro omofobo e sessista del loro Vannacci e sarebbe "libertà di espressione" elargire saluti romani per commemorare i fascisti morti. Ma ma non sarebbe "libertà di espressione" esprimere opinioni a lui sgradite:



Il realtà la professoressa Di Cesare non ha esaltato le brigate rosse, anche se forse basterebbe osservare come Ricchiuti non abbiano problemi con i suoi compagni di partito che andavano a braccetto con i terroristi neri per trovare ideologiche le sue parole.



Potremmo poi osservare che esaltare Mussolini e i suoi fascisti pare un orrore ben maggiore, al punto che costituisce reato, eppure Ricchiuti non si lamenta quando la sua parte politica lo fa ogni anno:



E poi che dire del loro presidente del Senato che colleziona busti del duce?

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