Il leghista Pillon fa il bimbominkia. Ma davvero i leghisti non provano imbarazzo?


L'ex senatore leghista Simone Pillon pare voler offrire lezioni di bullismo ai bambini, mostrando all'elettore leghista che lui sa parlare come un bimbomikia. Intenzionato a sostenere che la discriminazione sia cosa buona, sostiene che 16 ragazzine farebbero bene a sostenere che sarebbe bastato impedire la partecipazione degli avversari per darle vincere.
E fin qui par esserci una certa coerenza, dato che anche il suo amato Putin ammazza gli avversari politici per poi sostenere che avrebbe vinto le elezioni. Quindi, perché il suo eroe russo può ammazzare gli altri e quelle ragazzine non possono usare la discriminazione per vincere? In fondo anche i suprematisti bianchi bianchi del passato sosteneva che si sarebbe dovuto vietare la competizione sportiva a chi era di colore.

Inserendo isteriche "h" al termine delle parole, in un atteggiamento assai deprecabile per chi vuole sostenere di essere un rispettabile avvocato, il leghista scrive:



In realtà non sono "atleti" ma atlete. Il fatto che Pillon paia eccitarsi nel parlare al maschile delle donne al solo fine di insultarle pare dirla lunga sulla sua ideologia. Ed ovviamente pare inutile ricordare che le donne trans sono donne e che semmai è lui che li confonde con gli uomini pur di istigare odio e discriminazioni.
Quel che è certo è che Pillon non perde mai occasione per incitare omofobia, quasi ritenesse che portare sofferenza e d'odio nel mondo sia il senso della sua vita da leghista che preferisce danneggiare la vita del prossimo piuttosto che vivere la sua.
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