Il pastore Carollo sostiene che i pugliesi andrebbero a braccetto con i mafiosi


Curioso, vero? Ci sono migliaia di patrocini, ma il pastore evangelico Luigi Carollo contesta solo quelli che riguardano i festival gay. E se non è chiaro con quale diritto sostenga che le tasse degli altri dovrebbero essere usati solo per ciò che interessa a lui, nulla cambia il fatto che insultare i partecipanti inventandosi la presenza di uomini nudi o al guinzaglio parrebbe rientrare nel reato penale di diffamazione aggravata oltre che nel peccato di falsa testimonianza:



Mon meno surreale è il suo aver cercato di inventarsi false contrapposizioni con i malati, dato che non è certamente colpa dei gay se la destra sta distruggendo ka sanità pubblica.

Tra i commenti, il pastore prova anche a dare credito alla recente propaganda della sua amata destra, sostenendo che i pugliesi sarebbero mafiosi:



Insomma, il pastore modenese pare voler diffamare intere popolazioni mentre va a braccetto con persone legate a Fiamma Tricolore che danno spazio alla sua propaganda omofoba sui loro giornaletti. E per tutti ha insulti, che si tratti di gay o di pugliesi.

Aizzati dal pastore, i suoi proseliti chiariscono che a loro non interessa la cultura, soprattutto quando si tratta di eventi finalizzati alla promozione della tolleranza. E dato che il loro pastore li invita alla diffamazione, definiscono "pagliacciata" un festival di cui non sanno nulla mentre si raccontano che sarebbe Gesù a volerli intolleranti e aggressivi:



Quindi sarebbe colpa di un festival e non dei milioni spesi per inutili ponti il motivo della carenza di servizi? Ed esattamente, in che modo Gesù dovrebbe fermare chi si ama al solo fine di far felice un gruppo di odiatori che campa di omofobia? Dovrebbe uccidere i gay come faceva Hitler?
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