L'evangelico Carollo cerca di strumentalizzare persino la festa del papà per attaccare le donne


In quel suo campare di sterili polemiche, il pastore Carollo ha cercato di strumentalizzare persino la festa del papà per irridere tutte quelle donne che subiscono il patriarcato. Quasi volesse farci credere che lui non è convinto che la sottomissione femminile predicata da san Paolo abbia armato schiere di violenti, è ricorrendo al proverbiale vittimismo die fondamentalisti che scrive:



Insomma, lui si sentirebbe vittima di discriminazione perché uomo. E mentre dice l'unica festa dedicata all'uomo sarebbe quella del papà, inizia a dire che la festa degli innamorati sarebbe cosa da donnicciole. Evidentemente lui la pensa come la lega riguardo bontà del cercare sesso con quelle prostitute, ritenendo che l'amore non serva al maschio.
Cita poi la festa della donna, quasi non capisse che quella festa serve unicamente a celebrare una parità di genere che tarda ad arrivare. Dice poi che l'8 dicembre sarebbe sessiate, perché festa religiosa per l'immacolata concezione della beata Vergine Maria. Attacca anche la giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, quasi lo ritenesse un affronto al maschio. E sinceramente non capiamo perché dica che sarebbero donne anche i re magi, anche se a noi risulta che Gaspare, Melchiorre e Baldassarre fossero tre uomini.

Passi che molti gruppi neofascisti a lui vicini hanno irriso il pride organizzando un "etero pride" con cui sostenere l'orgoglio del loro essere maschi che discriminano chi non condivide il loro orientamento sessuale. Ma davvero vorrebbe la giornata per chi fa sesso con le prostitute da opporre alla festa degli innamorati? E se vuole una giornata contro la violenza sugli uomini, potrebbe dirci quanto uomini conosce che sarebbero vittima di violenze perché uomini?
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