L'evangelico diffama Sherocco: «I pugliesi non possono curarsi ma vedranno persone svestite e al guinzaglio»


Regione Puglia finanzierà Sherocco, ossia uno dei principali festival dei diritti e delle culture lgbt+ italiani. Tanto ha fatto infuriare il pastore evangelico Luigi Carollo, il quale si è subito affrettato a sostenere che il suo amico di Fiamma Tricolore sarebbe certo che ogni omofobo deve votare donna Meloni per garantire che non vi sia alcuno spazio per festival inclusivi:



In quella loro abitudine ad offrire falsa testimonianza, nel loro racconto un festival diventa "una festa" e un orientamento sessuale viene spacciato come motivo di appartenenza a fantomatiche "lobby". Evidentemente sono convinti di rivolgersi a dei poveri di spirito facilmente manipolabili

In un surreale articolo intitolato "Le Lobby LGBT sono l’ossessione del Partito Democratico che in Puglia le finanzia con migliaia di euro pubblici" troviamo il solito Elia Rovera pronto a scrivere:

Il “Partito Democratico” continua il suo sodalizio con le Lobby LGBT, fregandosene altamente degli italiani che non arrivano alla fine del mese. Per i gregari di Elly Schlein la parola d’ordine è sempre la stessa: “propaganda”.
Questa volta a sostenere la Lobby LGBT è il Governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, PD, che, secondo quanto riportato da “Imola Oggi”, avrebbe stanziato “un contributo di oltre 100 mila € per l’organizzazione di una festa Lgbtq+”.

Per istigare odio, dicono che sarebbe colpa dei gay se la gente è povera. A detta loro, non sarebbe colpa di chi vuole spendere milioni per un inutile ponte, per chi aumenta i costi deportando i migranti in Albania o delle ministre che si facevano pagare i lavoratori dall'Inps.

Si spiega poi che a rincorrere l'elettorato omofobo siano stati i soliti esponenti di Fratelli d’Italia:

A gridare allo scandalo sono stati i Consiglieri Regionali di “Fratelli d’Italia” che hanno detto: “Sia chiaro, i diritti degli LGBTQIA non sono in discussione, nessuno rivolti la “frittata” tirando in ballo una presunta nostra omofobia, anzi: noi siamo perché i diritti vengano riconosciuti a tutti”.

Come no. Loro vogliono diritti per tutti... peccato che paiano volerli solo per i maschi bianchi, eterosessuali e sedicenti cristiani. E Rovera dice che loro avrebbero ragione perché lui disprezza chi non discrimina:

I “figli” pugliesi di Giorgia Meloni puntualizzano: “Qui l’interrogativo è un altro: perché i pugliesi pagano 65mila euro all’anno a Titti De Simone, quali sono i risultati che i pugliesi hanno avuto dalla sua lunga attività regionale?”.
Domanda lecita e legittima che i Consiglieri Regionali della Destra pongono ad un politico sempre più imbarazzante, come Michele Emiliano.

Potremmo anche chiedergli quali sarebbero i risultati ottenuti dal partito di Giorgia Meloni? Rovera non lo dice, preferendo sostenere che investire soldi nella promozione dei diritti sarebbe "sperpero" di denaro:

E’ incredibile che i contribuenti debbano veder sperperare il loro denaro, frutto del prelievo forzoso di esosi tributi, per sostenere l’ennesima iniziativa ideologica – e francamente non necessaria – di un’esigua minoranza.

Quindi la loro tesi è che le minoranze non abbiano diritti come in epoca nazista? E non è un po' assurdo che a sostenerlo sia una setta evangelica che è minoranza tra le minoranze?

Si passa così alla diffamazione:

Da “Fratelli d’Italia” i toni non sono morbidi. Secondo i militanti della tanto osteggiata “Fiamma”: “paghiamo i fedelissimi, gli emilianisti, che non avendo un lavoro (Titti De Simone non è l’unica)” vengono mantenuti dal popolo pugliese.
I colleghi di partito di Giorgia Meloni chiosano con una domanda: “A questo punto non sarebbe meglio dar loro il RED, del quale la De Simone è anche una delle più accanite sostenitrici?”.

Secondo sua prassi, Rovera chiede al pastore Carollo (che lo finanzia) di farsi promotore di un blasfemo uso di Gesù a fini di istigazione alla discriminazione:

Al di là dell’aspetto meramente economico vi è anche una questione di carattere etico e morale.
Per non campare per aria teorie prive di fondamento, o le cosiddette “chiacchiere da bar”, abbiamo interpellato il Pastore della Sabaoth Church di Modena, Luigi Carollo.

Facendo finta che a La Zanzara non lo prendano in giro e che su Rete 4 viene spacciato per pubblico in studio, Rovera scrive:

Pastore Luigi Carollo Carollo, apprezzato Ministro di Culto, spesso ospite di “Dritto e Rovescio” e di “Radio 24 – La Zanzara” ci ha detto: “La cosa sconvolgente è che la Regione Puglia – che è molto carente sotto il profilo della Sanità Pubblica – dia migliaia di euro a Titti De Simone per sostenere il festival delle Associazioni LGBT”.
Gli elettori del “Partito Democratico” sono tutti d’accordo con questo stanziamento di denari pubblici? Anche l’area “Catto Dem” di Pierluigi Castagnetti, Rosaria Bindi e Pierferdinando Casini?
Il Pastore Carollo non ha dubbi: “La cosa che fa più rabbia è che questo è l’ennesimo esempio di incoerenza da parte del PD che parla di Diritti Civili ma non si occupa delle persone ammalate che necessitano di una sanità pubblica efficace ed efficiente”.
Come dargli torto? Facile parlare di Diritti Civili, fa tendenza, ma chi si occupa degli anziani che rinunciano a curarsi perché non hanno i soldi per una sanità ormai sempre più privatizzata?

Se è imbarazzante si tirino in ballo i malati per creare false contrapposizioni ideologico, surreale è che l'evangelico neghi che la sua amata Lega abbia privatizzato tutto il privatizzabile. E dato che Carollo non vuole che i gay abbiano diritti, aggiunge pure:

Sul festival arcobaleno e sui suoi costi Carollo non tentenna: “Si prendono migliaia di euro e si buttano in strada, finanziando un festival che in molti non vorrebbero vedere per le strade della loro città. I pugliesi non sono felici di vedere persone svestite, persone al guinzaglio, … Il popolo della Regione Puglia non credo desideri vedere una roba del genere”. Tutto questo non ha un approccio educativo o formativo.

Sarà anche che il pastore giurerebbe su Dio ogni menzogna pur di istigare odio, ma pare inaccettabile si inventi fantomatiche "persone svestite" o "persone al guinzaglio". Non è che una volta che si è inventato menzogne con cui diffamare i partecipanti ai Pride, può usare quelle stesse menzogne per ogni evento riguardi i gay.

Ed è indicativo che Carollo voglia far leva sull'egoismo:

Come ben fa notare il Pastore Carollo: “Questa è la cultura del politicamente corretto. Se io fossi un pugliese mi metterei dinanzi al Palazzo della Regione per dire: i miei soldi li volete buttare in strada?”.

Lo saprà Carollo che anche i gay pagano le tasse e che non è certamente denaro suo quello che viene dato allo stato dai cittadini che lui vorrebbe discriminare?
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