Carollo diffama i parlamentari del M5S definendoli "gente che uccide"


La speranza è che il Movimento 5 Stelle possa querelare il pastore evangelico luigi Carollo per diffamazione aggravata, dato che la sua fede in Vannacci non pare un motivo sufficiente a legittimarlo a sostenere che i deputati favorevoli al diritto di scelta delle donne sarebbero "gente che uccide". E sinceramente pare ipocrita anche il suo dire che a loro bisognerebbe preferire chi vuol far morire in mare migranti già nati.
Sostenendo che bisognerebbe odiare chi non odia i gay, chi non vuole imporre il suo volere sui corpi delle donne o chi non vuole limitare le libertà personali, scrive:



Spiegato che praticamente lui vuole un nuovo fascismo in cui tutti siano obbligati a fare ciò che dice lui, amando chi vuole lui e producendo bambini del colore gradito a lui, cita il solito articolo di propaganda di quel suo amichetto che milita in Fiamma Tricolore, il quale scrive:

Continuano le imbarazzanti boutade dei Parlamentari del “Movimento 5 Stelle” riguardo ai temi etici che riguardano la vita del nostro Paese. Questa volta a mettere in atto un tragico “teatrino” tra i banchi dell’Aula di Montecitorio è stata Gilda Sportiello, divenuta famosa per esser stata la prima onorevole ad aver allattato in Aula il suo neonato. Lo ha fatto in un intervento, urlato, durante i lavori parlamentari, al fine di contrapporsi al un emendamento con il quale la maggioranza di Governo ha aperto alla presenza dei Movimenti Pro-Vita nei Consultori.
Rivolgendosi ai banchi del Governo, la Sportiello ha urlato: “Siamo noi donne che scegliamo se essere madri o se non essere madri. Voi vi dovreste solo vergognare”.

Insomma, viva Giorgia meloni h impone gruppi estremisti negli ospedali dicendo che li finanzierà con i soldi del Pnrr che verranno tolti a progetti più importanti. Ed ovviamente Roveda decide che sarebbe "Imbarazzante" difendere le libertà personali e vada elogiato chi vuole pagare estremisti per adottare metodi coercitivi che limitino la libertà di scelta delle donne.

Lanciandosi in insulti personali di raro squallore, Roveda aggiunge:

La “grillina” Sportiello, però, non contenta, rincara la dose: “Sono madre, ho scelto di essere madre. Quattordici anni fa però ho scelto di abortire e non vorrei che nessuna donna che in questo momento volesse abortire si sentisse attaccata da questo Stato. Perché, quando mi guardo allo specchio, non mi sento né colpevole né mi vergogno”.
Parole che lasciano il tempo che trovano dal momento che il leader della “Lega”, Matteo Salvini, intervistato sul tema, nel 2020, ha detto: “Non è compito mio dare lezioni di morale, è giusto che sia la donna a scegliere”. E che, sempre sul tema aborto, anche Giorgia Meloni – in piena campagna elettorale 2022 – ha dichiarato: “Non intendo abolire la Legge 194. Non intendo modificare la Legge 194. In che lingua ve lo devo dire?”.

Quindi, se dicono di non voler fare ciò che stanno facendo, bisognerebbe lasciarli fare? da quando Salvini e meloni sarebbero i paladini dei diritti delle donne? Eppure Roveda chiarisce che lui invita a non credere a tutto ciò che non porterebbe a votare l'estrema destra:

Dal M5S e dalle Sinistre la solita retorica senza fondamento, volta a screditare il Governo scelto dal Popolo nelle Elezioni Politiche del 2022. In vista delle Elezioni Europee dell’8 e 9 giugno, le Sinistre “scaldano i motori” al fine di convincere le donne a non votare i partiti della maggioranza, paventando lo spauracchio del negazionismo abortivo, della lesione della dignità femminista, ecc…

Ma come, non è anche Carollo ad assicurare che chi vota destra vota contro la libertà di scelta elle donne, contro i gay e contro le libertà individuali? Ma Roveda preferisce l'insulto, forse considerato l'unico argomento delle destre:

Nelle parole della parlamentare “grillina”, invece, si ravvisa solo tanto astio, tanta cattiveria e poca sostanza giuridica.

Insomma, pare che la chiesa di Carolo incita votare chi odia dicendo che non bisogna credere ai fatti a meno che crederci non serva a votare destra.ne Editoriali Archivio
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