Il pastore Carollo vuole imporre Bibbie nelle scuole e negare la libertà religiosa?


Pare evidente che il pastore evangelico Carollo sia molto arrabbiato perché una scuola di Pioltello ha permesso agli studenti mussulmani di poter restare a casa nel giorno del Ramadan, al pari di come gli studenti cattolici restano a casa per la santa Pasqua, il santo Natale, il santo patrono e la santa annunciazione.
E se si sa che agli estremisti di destra piace molto il vittimismo, pare abbastanza surreale si sia lanciato nell'affermare:



Un qualche studente mussulmano è forse andato in classe con il Corano? Non ci pare. Semplicemente una singola scuola di un singolo comune ha deciso di permettere alla metà degli studenti di poter stare a casa un singolo giorno, al pari di come tutti gli studenti di tutte le scuole di tutti i comuni italiani stanno a casa molti giorni per le festività cattoliche.
Quindi che senso ha paragonare una vacanza scolastica al suo lamentarsi che lui non possa portare Bibbie nelle scuole? Davvero non capisce quel è la differenza tra il voler garantire il diritto di poter celebrare le proprie credenze religione a casa nostra e il suo voler imporre libri cattolici in scuole scuola in cui si dovrebbe andare per studiare e non per pregare?

Eppure i suoi seguaci parrebbero dargli pure ragione, urlando che è una vergogna che gli alti possano godere di una parte dei loro diritti al posto di subire la loro caolinizzazione delle scuole. E fa sorridere che citino le teorie leghiste su una fantomatica "sottomissione", sostenendo che sarebbe da ritenere tale la mancata imposizione del loro pensiero unico:



nei mesi scorsi Carollo sostenne che Vannacci fosse la risposta alla sua preghiere, motivo per cui lui avrebbe voluto imporre il suo libro ai bambini al fine di indottrinarli alla sua ideologia.


Commenti