Il leghista Pillon torna ad ostentare il suo disprezzo verso i mussulmani


Il leghista Pillon chiama "sinistri" i cittadini che osano non essere di estrema destra vome lui. E chiama "tizi" chi non si dice "cristiano" come opinabilmente si definisce lui. Evidentemente il rispetto è un concetto a lui totalmente estraneo.
Ossessionato dal voler ostentare un evidente odio religioso tipico della lega filo-putiniana di Salvini, scrive:



Peccato che i secessionisti "padani" si siano affidati ad un tizio che si chiama Salvini, ,ossia un "tizo" che sostiene di professare una sua personalissima concezione di "cristianesimo". Ma ciononostante, ci risulta che tutto sia andato in vacca quando i leghisti hanno raggiunto quella che chiamavano "Roma ladrona" e hanno cercato di aumentare le loro ricchezze.
Ed è altresì evidente che la religione professata sia del tutto irrilevante in tema di indipendenza. Ma Pillon pare schiumare ogni volta che si parla di mussulmani, che si tratti di politici o di quei bambini di Gaza che lui pare ben felice siano massacrati da bombe ebraiche.
E così, un singolo post racchiude un razzismo a dir poco inaccettabile, fonte di una ideologia che ha portato la Lega dal chiedere il matrimonio egualitario a candidare Vannacci.
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