L'evangelico Carollo è certo che Dio voglia il genicidio palestinese?


Forse il pastore evangelico Luigi Carollo è un fiero sostenitore del genicidio palestinese, dato il suo accanirsi contro chi osa criticare le bombe sugli ospedali di Gaza, il massacri di civili in fila per ricevere aiuti umanitari o i bambini mutilati e dilaniati da ordigni esplosivi. Ma pare un'offesa al sentimento religioso il suo dire che Israele sia "il popolo di Dio" a cui l'Onnipotente avrebbe dato il diritto di uccidere:



A Gaza i feriti sono talmente tanti che le operazioni vengono eseguite senza anestesia sui pavimenti degli ospedali, alla luce delle torce dei cellulari. Carollo è certo che lo voglia Dio?

E se è lecito uccidere le persone da cui ci si sente minacciati (così come sostiene la sua amata Lega), che dovrebbero fare tutte quelle famiglie gay che subiscono i suoi attacchi e le sue minacce? Dovrebbero lanciare bombe su casa sua come parrebbe suggerire lui o dovrebbero contestare la sua ideologia come facciamo noi? Perché tutto fa pensare che l'estremista sia lui.
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