Il partito di Adinolfi sfodera cimeli mussoliniani in vista delle elezioni
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Mirko De Carli, in qualità di esponente del partito omofobo di Mario Adinolfi, ci fa sapere che lui non festeggia il 25 aprile. Dopo mesi passati a rivendicare il suo presunto "diritto" alla discriminazione delle persone lgbt, oggi rivendica il suo presunto "diritto" di sventolare cimeli del Ventennio e di vantarsi dei cimeli mussoliniani che custodisce a casa sua:
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Se fossimo davvero democratici, De Carli non romperebbe le scatole a chi vuole sposare la persona amata, non chiederebbe che si vieti l'identità a chi non gli piace e non pretenderebbe divieti alle libertà. Evidentemente, lui crede che la "democrazia" sia lasciarlo libero di fare ciò che vuole e obbligare gli altri a fare quello che vuole lui...
A De Carli si potrebbe anche spiegare che non si può festeggiare la liberazione dal nazifascismo se si è fascisti. E definire "da barzelletta" il principio che gli permette di andare in televisione a dire stupidaggini pare molto ipocrita. Perché è facile essrre dascisti in democrazia, è meno facile essere democratici durante il fascismo...