L'evangelico Carollo invoca la censura di chi non la pensa come lui
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È evidente che Luigi Carollo tifi per Israele. Magari è convinto che tutto sommato non sia un problema tacere davanti a chi bombarda degli ospedali o uccide civili in fila per ricevere aiuti umanitari, tanto a morire sono dei bambini di religione mussulmana.
Però, sostenere che il genocidio porterebbe la pace e che la giustizia sarebbe fonte di guerre pare un po' mistificatorio. Ancor più se poi ci si lamenta che bisognerebbe vietare agli altri di avere opinioni diverse dalle sue:
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Il bello è che Carollo ha fatto carriera dicendo che punire i crimini d'odio avrebbe limitato il diritto alla discriminazione di chi la pensava come lui, ma evidentemente la libertà di parola non spetta a chi non la pensa come lui...