Pillon torna a sognare l'abolizione della libertà di scelta delle donne


Dopo aver passato anni a promuovere discriminazioni a danno dei gay, l'ex senatore leghista Simone Pillon pare ora intenzionato a cercare nuova visibilità in una aperta aggressione ai diritti delle donne. In particolare, il leghista sogna di poter cancellare il diritto di scelta delle donne, sostenendo che nel frattempo vada elogiata una Giorgia Meloni che vuole usare i fondi del Pnrr per imporre organizzazioni estremiste nei consultori:



La propaganda di Pillon si basa sempre su promesse inapplicabili. Se per sostenere la necessità si torturare bambini terminali si inventava che esistessero false "cure", anche se persino un cretino capirebbe che se esistessero davvero delle cure quei bambini non sarebbero stati terminali, ora si inventa imprecisate "alternative" che si guarda bene dallo spiegare. Infatti evidente che nessuna donna abortisca perché povera, ma loroa mano raccontare quella favoletta per dire che è per il bene della donna che i maschi di estrema destra vogliono costringerle a partorire anche i figli avuti da stupri.
Ne consegue che un ex senatore che promette false "cure" ed imprecisate "alternative" senza mai spiegare di che cosa stia parlando è un personaggio che sta solo inquinando il dibattito pubblico con vuota retorica.

Preoccupante è anche la regressione a cui stiamo assistendo. Siamo passati dal dibattere dell'estensione dei diritti civili alla repressione delle libertà conquistate. Da quando ci sono Meloni e Salvini, pare che tutti i gruppi integralisti si sentano legittimati a chiedere un ritorno al Medioevo. Chiedono che si parli di "difesa della razza", si sottomissione femminile e della sistematica imposizione del loro pensiero unico, spesso imposto con manganelli o con leggi liberticide.
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