Porro ride dei campi di sterminio nazisti?


Sarà che il riso abbonda sulla bocca degli stolti, ma Nicola Porro è noioso nel suo sfottere chiunque sia preoccupato da una destra che propone nuove leggi razziali e suggerire di mettere nel ghetto i bambini disabili.



Ma se Porro ride, c'è da prenere molto sul serio la "situazione tipo birreria di Monaco 1933" e le canzoncine inneggianti ai forni crematori nazisti intonate da nomi e facce presenti ad Atreju, con è stata ben spiegata nell'inchiesta Lagonero.
Che cosa c'è da ridere davanti ai forni crematori? E davvero Porro pensa che sfottere e ridere possa essere una "riposta" a chi parla di fatti?

Naturalmente Porro si è affidato a quel suo solito Max Del papa, che dell'insulto gratuito e dell'offesa ha fatto il suo business. Mostrando tutto suo fastidio davanti alla celebrazione degli eroi che liberarono l'Italia dalla dittatura nazifascista. Del Papa scrive:

È difficile. È difficile, perché qui la faccenda sfugge di mano, va decisamente oltre il surrealismo antifascista. È difficile, comunque proviamoci. 25 aprile più pazzo del mondo, parte seconda: come chiudere in mirabilia una giornata di ordinaria follia veteropartigiana? Ci ha pensato Massimo Giannini, l’uomo che s’inchinava a Speranza, con una incredibile chat antifàchic su whatsapp, roba tipo “mamme consapevoli”, “Chiara e Fedez tornate insieme” o “pippaioli per Paola Saulino”.

Se lo squallore di max Del papa ben chiarisce quale sia il pubblico di trogloditi a cui si rivolga Porro, citano quel facci che venne cacciato dalla Rai con disonore per sostenere che sarebbe ridicolo chi vuole difendere la nostra democrazia:

E nnamo, essù! C’è un limite anche al ridicolo, anche se Massimo, Lilli e compagni non se ne accorgono. E insomma piovono adesioni come le pietre di Ken Loach: “Carlo De Benedetti, Romano Prodi, Massimo D’Alema, in particolare il giornalista Massimo Giannini (ideatore della chat, consacrato come futuro capo partito) più altri come Giuseppe Sala, Stefano Bonaccini, Pierluigi Bersani, Bruno Tabacci, Fausto Bertinotti, Valter Veltroni, Marco Follini, Elsa Fornero, Roberto Zaccaria; e poi astri nascenti del giornalismo come Bianca Berlinguer, Sigfrido Ranucci, Massimo Gramellini, Concita De Gregorio, Sergio Rizzo, Luisella Costamagna, Corrado Formigli, Giovanni Floris, Donata Scalfari, Francesca Fagnani, Mario Orfeo, Andrea Vianello, tanti altri da noi già segnalati all’Ovra. Stiamo parlando di qualcosa come 905 soggetti spalmati su un’intera giornata”, racconta Facci.

In quella sua abitudine ad accodare solo insulti, è senxza mai esprimere una sola idea che il signor Del papa prosegue:

Enrico Mentana, che è furbo, dalla chat “pippaioli per Ilaria Salis” si è subito defilato, Antonello Piroso, che è serio, non ci ha neanche pensato un attimo. Altri, pur tirati dentro, han fatto finta di niente (“Ahò, ma questo rompe li cojoni pure oggi ch’è festa?”), altri ancora ci si sono buttati come degli antifaà imbruttiti, a colpi di slogan sul “lasciare il Paese” (ancora???), sulla “Costituzione approvata dal 90% degli italiani” (balla spaziale procedurale), sulla “uscita dalla nebbia” – ed è tutta gente che quando nella nebbia del regime concentrazionario ci stavamo sul serio, chiusi dentro, ricattati, deprivati di ogni libertà, obbligati a sierarci, non fiatava, anzi esibiva un piacere osceno, qualcuno, come Giannini, si faceva incontro al ministro Speranza a colpi di reni, su e giù con la schiena.

Se non è chiaro cosa voglia sostenere, dato che lui insulta e basta, vogliamo parlare di quale sia il prestigio giornalistico delle persone da lui diffamate paragonate ad un tale che nesusno sa chi sia e che praticamente esiste solo sulle pagine di un tizio che fa il presentatore alle convention della Meloni?
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