Spiegate a Pillon che nessuno gli ha chiesto scusa, anche se lui giura il contrario


Ormai sono giorni che Pillon parla solo di patatine. Dice che lui si sarebbe sentito offeso da un banale spot a nome di quelli che sostengono che l'odio omofobico sarebbe una loro "libertà di espressione" da crociati contro quel "politicamente corretto" che non gli permette di usare termini offensivi per etichettare gli altri.
Se nei giorni scorsi ha sostenuto che sarebbe grazie alla sua minaccia di denunce che la polizia del pensiero avrebbe vietato la libertà di espressione altrui per imporre il suo pensiero unico, oggi si inventa che Amica Chip gli avrebbe chiesto "scusa". Cosa che ovviamente non è vero, dato che quel termine non compare mai e al massimo l'azienda ha sostento fossero prettamente ideologiche le proteste di chi si è inventato fantomatici insulti al cristianesimo dato che il ramadan è passato e ora non possono manco più inveire contro la libertà religiosa degli studenti di Pioltello:



Da quanto "ribadire con fermezza" sarebbero scuse? E se questa è davvero la comprensione del testo esercitata da Pillon, forse si capisce perché abbia perso tutte le cause in cui cercava di difendere Silvana De mari sostenendo che offendere fosse un diritto.
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