La nuova sparata del leghista Vannacci: «Quelli con i cappelli rossi non sono normali»


Il generale Vannacci otterrà uno stipendio da decine di migliaia di euro, rigorosamente pagati dai contribuenti, perché Salvini ha voluto premiare il suo dire che i "i gay non sono normali". Evidentemente un partito nato sull'odio verso i migranti (poi ripiegato sui migranti quando Salvini ha ottenuto i milioni di "Roma ladrona") non ha perso il vizio di cercare di fare fatturato sull'odio. Ma dato che Vannacci pare un uomo mediocre dalle poche idee molto confuse, fa quasi sorridere abbia cercato di riciclare il suo slogan per insultare altri gruppi sociali. D'altronde quella prima sparata gli farà fare tanti soldini facili, quindi perché non ripeterla come se fosse uno slogan da riciclare in assenza di altre idee?
Forse sperando di poter cambiare il senso delle sue parole contro i gay attraverso un surreale tentativo di sostenere che lui userebbe il termine "normale" in modo molto anormale, parrebbe essergli uscita una pezza decisamente peggiore del buco:



Il militare candidato con la Lega alle elezioni europee, propositore di “classi separate” per i disabili, se n'era uscito dicendo che e persone con i capelli rossi "non sono normali" mentre era ospite di Nicola Porro a "Quarta Repubblica".
La frase non è passata inosservata al ciclista De Marchi, il quale ha commentato: «Ecco, questa mi mancava … nessuno me l’aveva spiegata così sta cosa sui miei capelli!».
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