L'Unione Europea verso il riconoscimento del cambio di genere


Mentre l'Italia continua ad arrestare sui diritti civili, con Meloni e Salvini che indirizzano moltissima della loro propaganda in un costante attacco alla dignità e all'esistenza dei cittadini lgbt, l'Unione Europea sta lavorando per garantire che tutti i cittadini trans del continente vedano riconosciuto il loro diritto ad essere riconosciuti del proprio genere corretto in ogni stato membro.
Lo ha deciso l’Avvocatura Generale della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, secondo un parere che diventerà definitivo solo se accettato dalla Corte ma che resta caposaldo dei diritti fondamentali dell'Unione. I giudici si sono espressi sul caso di un cittadino rumeno che, dopo aver cambiato legalmente genere e nome in Gran Bretagna prima della Brexit, si è visto negare il riconoscimento alla sua identità da parte del tribunale di Bucarest.
“Per il diritto alla libera circolazione dei cittadini dell’Unione e il diritto al rispetto della loro vita privata, le autorità di uno Stato membro non possono rifiutare di riconoscere e registrare il nome acquisito da un cittadino in un altro Stato membro, dove è anche cittadino”, ha dichiarato la Corte. “Questo vale anche per il rifiuto di riconoscere l’identità di genere acquisita in un altro Stato membro e di registrarla direttamente nell’atto di nascita del cittadino.”
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