Meloni vuol passare per vittima di sessismo mentre candida Sgarbi, ossia quello che definisce "tr*ie" le figlie dei suoi elettori?


Scimmiottando un Jacopo Coghe che è solito insultare le femministe che osano non non pensare ciò che vuole lui, anche Fabio Dragoni ha deciso di usare false accuse di sessismo per insultare chi si batte per i diritti delle donne.
Evidentemente è ancora arrabbiato per le femministe che si lamentano dei maschi bianchi che uccidono le fidanzate o di contesta le aggressioni ai diritti delle donne dell'organizzazione di Jacopo Coghe.

Nonostante sia evidente che le contestazioni alla Meloni non abbiano nulla a che vedere con il genere di quella signora che vuol essere chiamata "signor presidente" per piacere ai maschilisti, Dragoni sostiene che le femministe dovrebbero contestare quello che dice lui:



La "fonte" è il sito di Nicola Porro, il quale evidentemente ritiene che solo Libero e Max Del Papa possano essere sboccati e gratuitamente offensivi.
Ma soprattutto, quando gli insulti sessisti sono di Sgarbi, la signora Meloni lo candida per "risarcirlo" dello stipendio pubblicp che ha perso a causa della sua incompatibilità col ruolo ricoperto:



Quindi va bene dare incarichi pubblici a chi dice che le figlie degi elettori di Giorgia Meloni sarebbero "tr*ie" ed è un problema se una persona priva di incarichi pubblici usa termini non eleganti?
E perché gli uomini pensano di poter ordinare alle donne ciò che dovrebbero dire? Le femministe saranno libere di scegliere le loro battaglie senza che Dragoni tompa le scatole?
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