Porro definisce "lezione di libertà" un Papa che dice le parolacce


Nicola Porro pare eccitato da un Papa che usa termini omofobi manco fosse un militante leghista che si è sbronzato durante le elezioni di miss Padania. E così, dopo aver riservati innumerevoli attacchi al suo pontificato, pare aver cambiato opinione non appena lo ha sentito dire "fr*cio".
Naturalmente non ha perso prima di incoraggiare i suoi proseliti ad emulare quel degrado, piagnucolando che chi istiga discriminazione si sentirebbe sotto attacco.

Nonostante sia evidente che il ddl Zan non c'entri assolutamente nulla con i termini usati da Bergoglio (e c'entra ancora meno il suo lamentarsi perché le università di Milano chiedono il rispetto dei loro codici etici), scrive:



Il pezzo pubblicato da Porro è a firma di tale Alessandro Bonelli, il quale si inventa pruriginose fantasie sul ddl Zan prima di lamentarsi che le università dovrebbero tollerare chi ostenta degrado:

Solo qualche mese fa in Bocconi, ad esempio, alcuni studenti sono stati sospesi dall’Università per 6 mesi per commenti sui bagni “gender free” molto più blandi di quello del Papa. E magari, sempre giocando con la fantasia, se il ddl Zan fosse stato approvato oggi forse avremmo orde di attivisti invocanti una denuncia per omofobia verso Sua Santità.
Fortunatamente il ddl Zan è ancora una distopia. Sfortunatamente invece le sospensioni in università e le ripercussioni professionali per chi si dimostra disallineato al pensiero unico sono già realtà.
Una cosa è fattuale: il Papa ieri ha dato a tutti, tutte e tuttu, una lezione di libertà.

Libertà di cosa? Libertà di insultare? Libertà di dire volgarità? Libertà di mostrarsi assai poco cristiano? Sostenere che l'offesa sia una "libertà" da garantire ai violenti pare testimoniare il degrado di una certa destra. E un Porro che usa il Papa a sostegno di chi commette reati d'odio dovrebbe far vergognare la Chiesa.

E se un Papa che incita omofobia non potrà che piacere a personaggi come Porro, il giornalista di estrema destra pare non rendersi conto che l'uscita del papa è conferma che tutto quello che lui scriveva pe incitare gli omofobi contro il Papa era falso:



Evidentemente il Papa va insultato se incita all'accoglienza e va esaltato se si esprime con termini peggiori di quelli di Vannacci.
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