Pillon e la rana bollita


Il leghista Pillon vorrebbe lasciare in mare i migranti perché sostiene rappresentino un'offesa al suo dirsi "cristiano". Approva le bombe israeliane sui civili palestinesi perché non sono cristiani. E dato il suo sostenere che l'amore tra due uomini non sarebbe gradito ai "cristiani", praticamente ha auspicato che gli odiati mussulmani li uccidano, Anche perché la sua odiata Europa non premette ai suoi amati neonazisti ungheresi di poterlo fare.
Nonostante tutto questo appaia come una evidente diffamazione del cristianesimo, dovrebbe preoccuparci l'ideologia violenta e fondamentalista di cui l'esponente leghista parrebbe volersi far promotore.
Considerando che Pillon ha fatto carriera organizzando comizi omofobi per cui è stato condannato in via definitiva per diffamazione aggravata, ha fatto soldi garantendo impunità a chi commettere reati dettati dall'odio quando Salvini lo ha reso senatore ed oggi scrive atrocità che parrebbero finalizzate all'istigazione alla violenza, pare evidentemente una escalation nella violenza dei suoi messaggi.
Provassimo ad ipotizzare che il leghista possa usare lo stesso sistema dei nazisti nell'accusare le sue vittime delle violenze che lui perpetra contro di loro, quella escalation ricorda la storiella della "rama bollita" che i fondamentalisti raccontavano quando iniziano a diffondere la truffa "gender". Nel loro racconto, se una rana fosse stata messa in acqua bollente, sarebbe scappata con un balzo. Ma se l'acqua fisse stata riscaldata lentamente, la si sarebbe potuta uccidere perché il povero animale non si sarebbe accorto delle piccole variazioni.
Lo stesso pare valere per Pillon. Se qualche anno fa avesse strizzato l'occhio a chi uccide i gay, probabilmente ne sarebbe scaturito un caso. Ma oggi può dirlo perché per anni ci ha abituato ad attacchi sempre più violenti e la gente si sta abituando a frasi che sarebbero state ritenute inaccettabili solo pochi anni fa.
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