Pillon sfotte Tarquinio, ma il suo post invecchia molto male


Secondo il leghista Pillon, non dovrebbe potersi dire "cristiano" chi non vota il leghista Vannacci, magari tracciando "decime" sulla scheda elettorale in onore di un manipolo di criminali fascisti. Per questo aveva condotto una campagna contro Marco Tarquinio, ossia l'ex direttore di Avvenire, perché da lui accusato di essere omofobo e razzista quanto il suo amato generale.
D'altronde Pillon pare convinto che discriminare gli adolescenti gay, negare cure agli adolescenti trans e bombardare i bambini di Gaza sarebbero tutte azioni da bravi cristiani.

Ma la sua bramosia di sfottere il prossimo (peraltro mentre il suo partito è stato battuto persino da un morto) lo ha portato a scrivere un tweet invecchiato molto male:



Non è un capolavoro pragonabile a quando si dimenticò di usare i suoi profili falsi per auto-complimentarsi da solo, ma resta riprova dell'astio che parrebbe nutrire verso chiunque dissenta dal suo pensiero unico.



Ovviamente ci fa sapere anche che lui non gradisce Ursula Von der Leyen. Ma forse non si è accorto che il suo post conferma l'ovvio, ossia che l'ideologia leghista risulta minoritaria ed insufficiente a portare l'Europa verso Mosca:



Dovremmo ignorare il voto popolare solo perché lui ha perso ma vorrebbe comandare? Anche perché a noi pare più "agghiacciante" pensare ad un'Europa di leghisti e neonazisti dell'Adf...
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