La World Athletics Association accontenta Trump e mette al bando le atlete trans


L'atletica leggera diventerà il primo sport olimpico a richiedere alle donne partecipanti alle gare femminili di sottoporsi al test del DNA per dimostrare il loro sesso biologico. Lo ha deciso World Athletics Association.
La decisione è stata presa per assecondare Trump e le sue polemiche contro Imane Khelif, che non è trans ma lui continua a spacciare per tale. Ed è indicativo che non verrà richiesto alcun test agli uomini, dato che Trump odia solo le donne transessuali.

Sebastian Coe, presidente della World Athletics, ha dichiarato che l'organismo ha accettato di introdurre i test per mantenere "l'attenzione assoluta sull'integrità della competizione".
All'inizio del mese, Coe ha tentato senza successo di diventare presidente del Comitato Olimpico Internazionale. E chissà non sia per mostrare la sua ceca adesione all'ideologia trumpiana che oggi ha promesso che le concorrenti saranno sottoposte a tamponi delle guance e a test del sangue secco. "Proteggeremo tenacemente la categoria femminile e faremo tutto il necessario per farlo, e non ne stiamo parlando solo a parole", ha affermato.

Il Comitato Olimpico Internazionale, che supervisionerà lo svolgimento dei Giochi del 2028 a Los Angeles, ha deciso nel 2004 di permettere agli atleti transgender di competere. Ma Trump minaccia di vietere l'accesso al Paese alle persone transessuali. le organizzazioni che propongono la sistematica esclusione delle donne trans parrebbero intenzionati a fare qualunque cosa pur di compiacerlo.
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