Il comune di Cesena critica ma non rimuove i manifesti pro-Trump stampati dalla destra transfobica

Al contrario di Rimini, il Comune di Cesena non rimuoverà gli osceni manifesti inneggianti alla transfobia di Trump che sono stati affissi da una sedicente associazione denominata "San Michele Arcangelo". Nome che non pare un caso sia ispirato al "patrono" scelto da Forza Nuova. Quelle porcherie saranno lasciate esposte al pubblico, col rischio che anche dei minorenni possano vederle.
Al centro del manifesto è riprodotta l'effige del loro nuove eroe, ammirato dai gruppi neofascisti di mezzo mondo perché deporta esseri umani e discrimina minorenni mentre fa la guerra al mondo imponendo dazi. Annesso c'è anche un suo osceno virgolettato: "Impedirò la mutilazione chimica dei giovani causata dall’ideologia gender". Frase a cui l'organizzazione forzanovista ha aggiunto un invito a Giorgia Meloni: "Il governo italiano prenda esempio".
L'assessora comunale alle politiche delle differenze, Giorgia Macrelli, ha deciso di prendere le distanze da quelle schifezze senza vietarle: "Si tratta di un messaggio che non condivido, oltre ad essere totalmente distante dalla realtà e legato al concetto improprio dell’’ideologia gender’. Come amministrazione ci muoviamo su altri binari, lavorando ogni giorno sui valori dell’inclusione e della valorizzazione delle differenze; ne sono un esempio le tante iniziative del Marzo delle Donne appena concluso e le linee di azione che seguiamo per creare iniziative di sensibilizzazione per promuovere una cultura aperta a tutti i livelli. Come accaduto in altre occasioni tuttavia, non pare possibile la loro rimozione. Al momento non c’è un articolo del regolamento comunale che supporti un intervento del genere, mentre esiste il diritto alla libertà di espressione, sancito dalla Costituzione. Diritto che ovviamente vale anche quando ciò che viene espresso non ci trova per nulla d’accordo, come in questo caso. Concludo assicurando che continueremo a vigilare affinché la libertà di espressione non sfoci in discriminazione per far sì che la nostra città sia sempre un luogo sicuro per tutte e tutti".