In occasione di Pasqua, è corsa delle destre alla strumentalizzazione propagandistica della religione


Come prassi di ogni festività religiosa, la destra si è affrettata a cercare di strumentalizzare il cristianesimo per propaganda. Ad iniziare è stato Salvini, che si è premurato di usare la parola "santa" per evitare un gergo aconfessionale che non avrebbe offeso chi ha altre credenze religiose. E mentre il suo partito incoraggia discriminazioni contro i gay e promette di deportare i figli dei migranti, il loro leader scrive:



Gli è andata dietro al solita Susanna Ceccardi, che per i suoi scatti social ha scelto un cappellino dell'esercito e l'uso propagandistico della figlioletta. Anche lei si premura di usare termini confessionali, citando Gesù a suo uso e consumo:



Fabio Dragoni ha preferito santificare JD Vance, elogiando lil suo aver esibito i figli in chiesa per propaganda.



Naturalmente anche Pillon non si è tardato nel glorificare chi va a messa per farsi fotografare dai fotografi, usando minorenni per propaganda:



C'è poi Giorgio La Porta, che cerca di attaccare Papa Francesco accusandolo di non essere populista quanto vorrebbero i populisti. Asserendo che milioni di fedeli avrebbero il dovere di andare a San Pietro solo perché probabilmente ritenuti utili alla propaganda di destra che giustifica deportazioni e discriminazioni con la scusa delle "radici cristiani", scrive:



Il gergo si basa su quella loro solita abitudine a cercare di convincere i loro proseliti che la vita andrebbe vissuta come se fosse una battaglia contro gli altri. Peccato che la Pasqua dovrebbe incarnare valori un po' diversi.
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