L'omofobia del cardinal Müller conquista la destra populista


La destra populista pare estasiata cardinale Müller, da loro esaltato perché ostile a chi salva la vita ai migranti e perché ferocemente omofobo. A celebrarlo è anche la stampa filo-meloniana de Il Secolo d'Italia:



L'articolo lo esalta perché vicino al loro amatissimo Ratzinger e promotore di una politica "molto conservatrice" che loro oppongono a quella che la destra sostiene fosse la "deriva laicista" di chi piangeva per le vittime del mediterraneo anziché benedire le deportazioni di Trump.

Spiegano che il loro Müller sostiene che il nuovo Papa dovrebbe "contrastare le lobby ideologiche e di potere, compresa quella gay", perché "se Gesù dice che il matrimonio è fra un uomo e una donna ed è indissolubile, nessun Papa può cambiare questa dottrina".
Ma tra il criticare il divorzio di Salvini o di Putin e l'attaccare le famiglie gay, il pastore tedesco parrebbe interessato unicamente alla seconda strumentalizzazione. Dichiara anche di "non accettare l’ideologia gender, che è contraria alla dottrina della Chiesa" e pensa che i gay sarebbero "persone con difficoltà esistenziali".
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